Finisce ai domiciliari, un 40enne di Nardò accusato di maltrattamenti e stalking contro la convivente incinta.
L’uomo è stato raggiunto nelle scorse ore, da un’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dal pm Luigi Mastroniani ed emessa dal gip Sergio Tosi.
I fatti contestati si sarebbero verificati a partire dal 2014. E proseguiti anche quando la donna ebbe una bambina nel 2016 e si sarebbero acuiti dopo la fine della relazione.
Vengono contestate all’uomo una serie di condotte violente, sopraffattorie ed umilianti, anche in presenza dei due figli minori della donna.
Un giorno, nonostante, la donna fosse in avanzato stato di gravidanza della loro bambina, le scaraventò addosso il tavolo della cucina colpendola anche all’altezza del ventre, mettendo anche a rischio la vita del nascituro.
In un’altra circostanza, mentre si trovavano a bordo dell’automobile, il 40enne avrebbe effettuato pericolose manovre di guida accelerando e frenando bruscamente nel tentativo di far urtare la donna con la testa contro il parabrezza e mettendo a rischio l’incolumità dei minori e del nascituro, per poi intimarle di scendere dal mezzo.
Nei mesi successivi, avrebbe raggiunto la compagna nel piazzale antistante una chiesa di Galatone mentre, la signora con la neonata in braccio, assisteva alla celebrazione della messa; le avrebbe strappato con forza la figlia dalle braccia e si sarebbe allontanato per diversi minuti, incurante delle necessità di accudimento e allattamento della bambina, tornando a riaffidargliela solo a seguito delle minacce di chiamare i Carabinieri.
Non solo, poiché il 40enne avrebbe scagliato sul volto della donna – in prossimità dell’altare e di fronte a decine di persone – il pannolino che aveva tolto alla bimba recriminandole che fosse sporco e minacciandola anche di morte.
Infine, all’interno dello studio pediatrico dove la signora si era recata con la figlia e alla presenza di altri pazienti, minacciava di romperle il telefonino; successivamente, dopo averla raggiunta a bordo della sua auto nei pressi della caserma dei carabinieri, le sputava sul viso e le strappava la bambina dalle braccia.
Alla luce di questi gravi episodi, il gip ha ritenuto necessaria l’applicazione della misura cautelare ai domiciliari, rimarcando che il 40enne neretino è una “persona dall’indole violenta e talmente pericolosa da poter tradurre in atto le reiterate minacce, anche di morte, dirette alla ex convivente in particolare dopo l’interruzione della relazione sentimentale per volontà della ragazza.”
Nelle scorse ore si è svolto l’interrogatorio di garanzia. È assititito dall’avvocato Francesco Fasano. Invece, la persona offesa è difesa dall’avvocato Giuseppe Bonsegna.