Presunto giro di corruzione. Ex vicesindaco di Sannicola ottiene i domiciliari


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Dopo le dimissioni dalla carica di vicesindaco di Sannicola, ottiene i domiciliari con braccialetto elettronico, il 59enne, Cosimo Piccione.  Il 9 luglio scorso è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dalla Guardia di Finanza di Lecce, nell’inchiesta su un presunto giro di corruzione, falso e frode. Altre 7 persone sono state attinte da un provvedimento di arresto, ma ai domiciliari.

Nella giornata di oggi, il gip Valeria Fedele, con il parere favorevole del pm Patrizia Ciccarese, ha accolto l’istanza dell’avvocato Luigi Corvaglia che chiedeva la sostituzione della misura.

Ricordiamo che Cosimo Piccione, dopo aver scelto la via del silenzio davanti al giudice, durante l’interrogatorio di garanzia, aveva firmato le dimissioni dalle cariche politiche. Secondo il gip Fedele, pur sussistendo le esigenze cautelari, le stesse risultano attenuate dall’esperienza carceraria (Piccione è incensurato), ma anche dalle dimissioni dalla carica di consigliere comunale, assessore e vicesindaco di Sannicola. E come sostiene il giudice nel provvedimento: “Le predette circostanze, sopravvenute, indeboliscono l’influenza dell’indagato presso gli uffici comunali, ma non elidono, da un lato il pericolo di reiterazione di reati analoghi a quelli per cui si procede per le già evidenziate interferenze dello stesso poste in essere nei confronti di numerosi funzionari pubblici e soggetti privati che col Comune di Sannicola si sono interfacciati in occasione di procedure di evidenza pubblica risultate turbate”. Inoltre, vi sarebbe il pericolo di inquinamento probatorio.

Il centro del sistema, secondo l’accusa, ruotava attorno all’ex sindaco di Sannicola, considerato il promotore di un’associazione per delinquere.

La “rete” sarebbe riuscita a pilotare l’assegnazione di appalti pubblici, come quello della messa in sicurezza della scuola primaria, della realizzazione di una velostazione e dell’affidamento del servizio scuolabus. Non solo, l’esito di concorsi, come quello di istruttore amministrativo. Tra i casi più eclatanti, emersi nel corso delle indagini, la concessione degli impianti sportivi del Parco del Sergente (frazione di Casanuova), finita sotto la lente degli inquirenti per gravi irregolarità.

Sempre ieri, il gip ha revocato i domiciliari per Maria Pia Gioffreda, ex consigliera comunale (avvocati Luigi Covella e Benevola Petrachi). Sostituzione dei domiciliari con l’obbligo di firma per i dipendenti comunali Marco Mario Prontera (avvocati Luigi Covella e Flavio Santoro) e per Cosimo Leo, ormai in pensione (avvocato Luigi Corvaglia). Sono tuttora ai domiciliari Annunziata Fiorella Rocca, di Sannicola; Giordano Carrozzo, di Melendugno; Gianpaolo Miglietta, di Tuglie; Walter Cosimo Pennetta, di Taursiano (non è stata presentata istanza). Oggi ci saranno gli interrogatori per Giuseppe Ingrosso, di Castri di Lecce, Valentina Errico, leccese e Valerio Rizzello, di Taurisano (obbligo di firma). E per l’imprenditore e assessore comunale di Tuglie, Alberto Pisanello e per l’imprenditore Oronzo Trio, residente a Lecce (misura interdittiva).