I Carabinieri della Stazione di Trepuzzi, nella mattinata appena trascorsa hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: Alessio Cosimo Perrone, 40enne, pregiudicato e Vincenzo Cozzella, 36enne, entrambi trepuzzini
I fatti
I provvedimenti traggono origine dall’attività investigativa posta in essere dalla Stazione di Trepuzzi in seguito alle rapine perpetrate il 21 giugno ai danni del centro medico Medex di Squinzano e dell’Eurospin di Surbo.
Quella sera due persone con il volto coperto da caschi integrali e a bordo di una moto di grossa cilindrata di colore nero avevano dapprima fatto irruzione nel centro squinzanese, dove erano riusciti a rubare i soldi contenuti nella cassa alla reception.
Non paghi della prima rapina e nonostante le ricerche scattate immediatamente da parte delle pattuglie dell’arma, i due fecero irruzione all’interno dell’Eurospin di Surbo, dove, sotto la minaccia di una pistola, facendosi consegnare circa 1200 euro.
La fuga
Nel fuggire direzione Trepuzzi, i rapinatori furono costretti a fare i conti con il piano di ricerca e cattura messo in atto dai militari; difatti la motocicletta venne intercettata Lungo Via Vecchia Trepuzzi, una strada secondaria, poco trafficata.
La particolarità in quella circostanza notata dai militari fu la presenza anche di un’autovettura lungo la strada, sulla quale videro salire uno dei due rapinatori; il secondo, invece, noncurante si diresse verso i Carabinieri e, nonostante l’alt, riuscì a sfuggire alla cattura.
Nel frattempo, l’automobile, con a bordo anche un complice tentò di darsi alla fuga, gli uomini della “Benemerita”, dopo essere risaliti velocemente sull’autovettura di servizio, diedero il via a un inseguimento terminato dopo alcune centinaia di metri in quanto i due desistettero dal fuggire con l’auto, tentando di farlo a piedi.
Proprio in questi attimi però l’autista; Simone Solazzo, 40enne di Trepuzzi, incensurato venne catturato dai militari e tratto in arresto con l’accusa di concorso in rapina.
Le indagini
La perquisizione dell’autovettura ha consentito di acquisire elementi importanti per le successive attività investigative. L’analisi degli elementi ottenuti, incrociati con le immagini del sistema di videosorveglianza dei locali rapinati ha permesso dare vita a una serie di elementi di reità nei confronti dei due rapinatori che si erano dati alla fuga, oltre ad una completa e certa identificazione.
Valutati tutti gli elementi, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, nella persona del Sostituto Procuratore Maria Rosaria Micucci, ha richiesto le misure cautelari, le cui motivazioni sono state condivise dal Giudice per le iindagini preliminari, Sergio Mario Tosi che ha emesso i provvedimenti.
Attualmente sono in atto indagini volte ad accertare la provenienza della motocicletta usata per compiere i furti.