Dopo il patteggiamento della pena a 2 anni ed 8 mesi di due ragazzi di Campi Salentina ed in attesa dell'udienza preliminare per un minorenne, altri quattro giovani sono indagati per gli atti di bullismo verso un disabile. Come gli altri tre indagati, rispondono dei reati di sequestro di persona, violenza privata e persecuzione di un minorenne affetto da un handicap mentale.
Uno di essi (in realtà identificato da molto tempo dagli inquirenti) è colui che avrebbe girato il video divenuto ben presto virale su WhatsApp. A lui, i militari sarebbero arrivati grazie anche alle dichiarazioni di Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro, difesi dagli Massimo Bellini, Giovanni Gabellone e Larissa Luca.
Gli altri tre nuovi indagati sono anch'essi di Campi Salentina (uno di essi è minorenne e dunque la sua posizione è stata stralciata ed è ora al vaglio del pm della Procura dei Minori, Imerio Tramis). Sarebbero stati identificati grazie all'ausilio delle videocamere di videosorveglianza, alla testimonianza del 13enne disabile vittima degli atti di bullismo e alle dichiarazioni di altri testimoni.
Almeno questa una buona notizia, considerando la cappa di omertà che spesso soffoca molte realtà salentine di fronte a gravi fatti di cronaca (basti pensare alla vicenda del trepuzzino "Triglietta", capace di una vera '"impresa": rimanere latitante nel suo paese natale di neanche 15.000 abitanti, per ben due mesi!!) .
Adesso, si attendono ulteriori sviluppi nell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Angela Rotondano, poiché i quattro indagati saranno presto ascoltati dal giudice Michele Toriello. Non solo, l'altro minorenne A.G. difeso dall'avvocato Michele Palazzo, è anche lui indagato e dovrà presentarsi innanzi al gip Aristodemo Ingusci, il prossimo 21 giugno per l'udienza preliminare. Il ragazzo avrebbe avuto un ruolo piuttosto importante nella vicenda, avendo partecipato al vile atto di bullismo, dell'incatenamento del 13enne.
AG. (indagato contestualmente a Cassone a Tauro, ma con diversa procedura essendo minorenne) ha chiesto scusa ai famigliari e ha confessato ogni addebito, mostrando pentimento. Il ragazzo disabile (adesso 14enne) e sua madre si sono costituti parte civile con l’avvocato Cosimo Casaluci. Nell'udienza di patteggiamento del 12 maggio scorso, hanno avanzato una richiesta di risarcimento di 150 mila euro per i danni morali e patrimoniali.
Il grave episodio di violenza avvenne nel novembre del 2014 e fu filmato con un telefonino. Il video divenuto virale su WhatsApp tra i giovani di Campi Salentina, venne registrato con il cellulare da un altro ragazzo. Nel filmato, infatti, si vede chiaramente come alcuni ragazzi avessero legato il ragazzino disabile con catena e lucchetto. Una persecuzione durata oltre un’ora, durante la quale i tre bulli gli avrebbero persino urinato sulle gambe e una volta liberatolo, gli avrebbero intimato di non parlarne con nessuno. I tre "bulli" sono stati " traditi" proprio da quel video. Il filmato, infatti, è arrivato tra le mani di una compagna di classe del 13enne, la quale ha provveduto ad informare la madre del ragazzino.