Vedendo quell’auto, completamente avvolta dalle fiamme in pieno giorno a pochi passi dal centro di Calimera, era difficile stabilire con esattezza se si trattasse di un incendio di natura dolosa o accidentale. Solo quando il rogo è stato completamente spento, non senza difficoltà, dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, i caschi rossi hanno potuto stabilire con certezza che ad appiccare il fuoco era stata la mano di un piromane, ovviamente non ancora identificato. Pochi dubbi, dunque, sul fatto che qualcuno abbia voluto in un certo senso ‘colpire’, il parroco del comune grico, don Gigi Toma, proprietario della vettura. Il perché sia stato compiuto un gesto simile, invece, resta ancora un mistero.
Erano da poco passate le 15.00 di ieri quando l’attentatore ha preso di mira la macchina di don Gigi, una Lancia Delta parcheggiata in una traversa di Via Roma, appiccando il rogo pare senza essere notato da nessuno. Le fiamme, partite dalla parte anteriore, si sono propagate in men che non si dica, distruggendo quasi completamente la carrozzeria dell’auto in sosta a pochi passi da casa del parroco, impegnato in quel momento ad officiare un matrimonio.
Oltre ai Vigili del fuoco, allertati da alcuni vicini che avevano notato il fumo, sul posto sono giunti poco dopo anche i carabinieri della Compagnia di Lecce che, insieme ai colleghi della locale stazione, hanno immediatamente avviato le indagini.
Il primo ad essere ascoltato in Caserma è stato il bersaglio del gesto, don Gigi che oltre ad essere evidentemente scosso per quanto accaduto poco prima, non ha saputo fornire una valida spiegazione all’attentato, perché di attentato ormai si tratta. Poi è toccato ad altri testimoni, ma al momento non sembrano essere emersi elementi utili a risalire all’autore o agli autori. Un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorveglianza installate in zona. Si spera, infatti, che gli occhi digitali abbiano immortalato il responsabile mentre si avvicinava all’auto.