Avrebbe nascosto droga ed armi nella casa accanto: condannato ad 8 anni un 40enne di Racale


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Termina con la condanna ad 8 anni di reclusione, la vicenda di un 40enne di Racale, arrestato in flagranza di reato nel pomeriggio del 20 febbraio 2015 perché trovato nella disponibilità di droga e armi. Il Gup Antonia Martalo ha emesso la sentenza nel primo pomeriggio di oggi, dopo che nella discussione in aula, il pubblico ministero d'udienza Maria Rosaria Micucci aveva invocato una pena di 8 anni ed 8 mesi, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di armi e munizioni. I difensori di Gianluca Spiri, 40enne di Racale, gli avvocati Ladislao Massari e Gabriella Mastrolia avevano invece chiesto l'assoluzione del proprio assistito. Essi sostenevano che Spiri fosse innocente, poiché la droga e le armi furono rinvenute dai carabinieri, nella casa accanto alla sua e non ci sarebbero state le prove che gli appartenessero. I carabinieri ed il pubblico ministero, titolare dell'inchiesta, Giuseppe Capoccia, invece, non furono dello stesso avviso. I militari trovarono nel cortile in comune tra l'abitazione di Spiri e quella accanto, una scala in alluminio ed un tavolo, che presumibilmente sarebbero stati utilizzato dall'uomo per scavalcare il muretto ( su cui vi erano delle impronte di scarpe) e nascondere  la droga e le armi.

A stringere le manette ai polsi dell’uomo, volto già noto alle forze dell’ordine, sono stati, nel febbraio scorso, i carabinieri della stazione di Racale ‘aiutati’ dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casarano. Tutto sarebbe nato dal sospetto, rivelatosi poi fondato, che il 40enne visti i suoi precedenti, continuasse a trafficare illegalmente sia droga che armi. Le conferme sono arrivate, dopo il controllo scattato nellabitazione del 40 enne, a Torre Suda. È lì che sono spuntate fuori otto boccette di metadone; circa 33 grammi di mannite (sostanza da taglio); un coltello con residui di stupefacente e due forbici; due nastri da imballaggio, uno di colore marrone e l’altro trasparente e vari ritagli di buste. In seguito, nel giardino della proprietà confinante, i militari hanno scoperto un ripostiglio realizzato in conci di tufo, coperto da tegole di colore rosso.  Rimossa la copertura, avvolti da nastro di imballaggio di colore marrone e trasparente di forma e dimensione simile a quello poco prima ritrovato all’interno dell’abitazione, i carabinieri hanno ritrovato diverse armi, tra cui pistole e fucili e 120 proiettili di vario calibro e dulcis in fundo 679 grammi di eroina suddivisa in più involucri.