Bancarotta di oltre 230mila euro? Imprenditore di Galatina condannato a 3 anni e 9 mesi


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Avrebbe occultato la somma di oltre 230mila euro ed un imprenditore di Galatina è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di reclusione. Il collegio della seconda sezione penale ( Presidente Pasquale Sansonetti) ha ritenuto il 38enne Andrea Stursi, colpevole del reato di bancarotta fraudolenta. I giudici hanno così accolto la richiesta di condanna invocata dal pubblico ministero Francesca Miglietta, in sostituzione del titolare dell'inchiesta, la dr.ssa Donatina Buffelli.  Invece, il difensore di Stursi, l'avvocato Angelo Vetrugno aveva invocato l'assoluzione per il proprio assistito.
 
Secondo l'accusa, l'imprenditore galatinese,  titolare di A.S. Distribuzioni, una ditta individuale per il commercio all'ingrosso di elettrodomestici, apparecchi audio e video ed attrezzature per l'illuminazione, "allo scopo di procurarsi un ingiusto profitto, avrebbe arrecato un pregiudizio ai creditori". La sua azienda con sede a Galatina, fu dichiarata fallita dal Tribunale di Lecce il 18 dicembre 2013. Stursi, sostiene la Procura,avrebbe "distratto" la merce della propria ditta, per un valore complessivo di 234.439 euro. Quest'ipotesi accusatoria emergerebbe dall'esame delle fatture di acquisto e dalle dichiarazioni dei fornitori.
 
Inoltre, in base agli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza, Andrea Stursi avrebbe occultato i documenti contabili (libro giornale, registro fornitori e delle fatture emesse), impedendo di verificare il "movimento d'affari" e la ricostruzione del patrimonio. Difatti, l'imputato avrebbe consegnato al curatore soltanto le fatture di acquisto merce, relative al primo semestre del 2012.