Il Riesame conferma i domiciliari per Luca Pasqualini. Il collegio (Presidente Silvio Piccinno, a latere Pia Verderosa e Anna Paola Capano) ha rigettato il ricorso della difesa.
Gli avvocati Giuseppe Corleto e Stefano De Francesco chiedevano l’annullamento dell’ordinanza del gip Edoardo D’Ambrosio e la revoca della misura. Ancora una volta, veniva evidenziata l’attenuazione delle esigenze cautelari, dopo oltre sette mesi trascorsi ai domiciliari dall’imputato. E poi, venivano sottolineate le dimissioni di Luca Pasqualini dalla carica di Consigliere Comunale, a pochi giorni di distanza dall’arresto del settembre scorso.
Si tratta del secondo rigetto da parte del Riesame. Inoltre, alcuni mesi fa, i giudici avevano parzialmente accolto l’Appello dei pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci.
Nelle 62 pagine del provvedimento, il relatore Pia Verderosa affermava che “le dimissioni di Pasqualini non hanno fatto venir meno l’attualità delle esigenze cautelari“.
E continua, “le condotte prescindono dalla sua qualifica soggettiva rivestita nell’ambito del Comune”. Il Riesame, occorre ricordare, rigettò l’Appello della Procura per ciò che riguarda l’aggravamento della misura cautelare (chiedeva il carcere), sottolineando che non fosse dimostrata “una contiguità tra Pasqualini e la criminalità organizzata”.
Infine, il Tribunale della Libertà nel provvedimento affermava, confermando quanto sostenuto dal gip Giovanni Gallo, che Pasqualini, Monosi e Gorgoni “hanno creato un sistema di controllo e gestione dei consensi elettorali, utilizzando come moneta di scambio gli alloggi popolari”
Intanto, nei giorni scorsi, è iniziato il processo con rito ordinario, dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale. Sul banco degli imputati, “nomi eccellenti” della politica cittadina e numerosi residenti del Quartiere Stadio.