Se si tratti della bravata di due malviventi che si sono “divertiti” a scaricare i fucili calibro 12 contro attività commerciali e auto o, come è più probabile, di vere e proprie intimidazioni lo stabilirà il tempo. Certo è che gli spari hanno creato preoccupazione e allarmismo tra i cittadini di Casarano che, ora, temono per la sicurezza.
Con il passare delle ore, il numero delle persone che hanno bussato alla porta della locale stazione si è fermato a tre. Tutti hanno raccontato lo stesso copione e fornito gli stessi dettagli su cui indagano ora gli uomini in divisa. Nel primo caso cinque colpi sono stati sparati contro una concessionariae: due fucilate hanno danneggiato la vetrata anteriore mentre tre hanno colpito una Jeep, parcheggiata a poca distanza.
Nel secondo caso, denunciato poco dopo, le fucilate hanno colpito due portoni d’ingresso di una palestra.
La terza denuncia
Sembrava finita e invece quando le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 16.00, un’altra persona si è presentata davanti agli uomini dell’arma per raccontare quanto accaduto nella notte: erano le 3.00 quando due persone hanno esploso tre colpi di un fucile calibro 12 contro il cofano e il parafango anteriore sinistro della sua auto, una Fiat Stilo, parcheggiata all’esterno dell’abitazione di un operaio.
Il danno si aggira intorno agli 800 euro.
Su misteriosi episodi avvenuti nel giro di massimo un’ora si sono concentrate le attenzioni dei carabinieri della Stazione e del Norm della Compagnia di Casarano, guidati dal Comandante Clemente Errico.
Al momento, in base a quanto dichiarato dalle vittime delle intimidazioni, sarebbe da escludere la pista estorsiva. Nessuno avrebbe, infatti, ricevuto minacce o richieste di denaro.
Ad ogni modo, non è affatto da escludere che i colpi di fucile portino la firma della criminalità organizzata casaranese.
In queste ore, sono stati ascoltati anche i vicini di casa. I residenti avrebbero affermati di non essersi accorti di nulla e alcuni, addirittura, di aver scambiato le fucilate per dei petardi, del tipo botti di Natale!
Un aiuto potrebbe, invece, venire dai filmati delle numerose telecamere della zona. Sarebbe già stato immortalato un grosso scooter con due persone in sella, lungo il percorso tra un luogo e l’altro. Gli inquirenti ritengono,inoltre, che dietro i tre episodi ci sia sempre la stesso mano.