Doppio concorso pubblico per vigili urbani al Comune di Gallipoli: la Procura apre un’inchiesta


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Finisce sotto la lente d’ingrandimento della Procura il doppio concorso pubblico per vigili urbani del Comune di Gallipoli. Il pubblico ministero Roberta Licci ha aperto un’inchiesta per l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio a carico d’ignoti.

Al vaglio degli inquirenti, una selezione pubblica al fine di stilare una graduatoria per l’assunzione a tempo determinato di 10 agenti di polizia municipale con determina dirigenziale del 30 Marzo 2017. Ad essa, a pochi giorni di distanza, ha fatto seguito un secondo concorso, a tempo indeterminato, del 24 aprile 2017.

Le indagini condotte dagli agenti della Polizia di Stato di Gallipoli, hanno preso il via in seguito all’esposto presentato da alcuni partecipanti al concorso. Inoltre, una candidata, assistita dall’avvocato Speranza Faenza, ha presentato ricorso al Tar.

L’udienza è stata fissata per il 20 dicembre. I giudici del Tribunale amministrativo, in quella sede, si esprimeranno sull’eventuale sospensione in via cautelare del concorso.

Numerose le anomalie emerse dalla denuncia.
Anzitutto, il fatto che siano stati banditi due concorsi “simili”, a poca distanza di tempo, ma anche la scelta ed il numero dei test da sottoporre ai candidati. Inoltre, alcuni dei partecipanti al primo concorso, non avrebbero superato la soglia minima, mentre al secondo avrebbero conseguito il massimo del punteggio. Infine, gli accertamenti della Procura riguardano l’affidamento per la composizione della Commissione, ad una ditta del nord Italia (in passato, al centro di una inchiesta giudiziaria) per circa 7 mila euro.