Avrebbe abusato di una sua paziente e per questo un professionista è stato condannato alla pena di sette anni e mezzo
I giudici della prima sezione collegiale (Presidente Francesca Mariano) hanno ritenuto un 56enne dell’hinterland di Lecce colpevole di violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità.
I giudici hanno anche disposto una provvisionale di 30mila euro in favore della vittima, parte civile con l’avvocato Carlo Viva.
L’imputato è assistito dagli avvocati Luigi Corvaglia e Paolo Cantelmo, i quali una volta depositate le motivazioni, presenteranno ricorso in Appello.
Secondo l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Stefania Mininni, lo specialista in qualità di “Counselor” esperto nel settore, avrebbe abusato sessualmente di una paziente di 28 anni, affetta da diversi anni, dai disturbi del comportamento alimentare. Durante la prima ed unica seduta del 14 ottobre 2015, l’avrebbe prima fatta rilassare con la scusa di dover lavorare sul “primo chakra”, poi avrebbe cominciato a toccarla nella zona pubica.
La paziente, incapace di reagire, avrebbe continuato a subire “toccatine” sempre più moleste in altre parti intime. Non solo, il medico avrebbe cominciato a baciarla sul collo e sulle guance, palpeggiandole anche il seno. Infine, dopo averla presa per mano, l’avrebbe costretta a poggiarsi sulle sue gambe. La paziente, appena uscì dallo studio medico, si confidò con l’amica che l’aveva accompagnata. Successivamente, trovò il coraggio di raccontare ogni cosa ai propri genitori che sporsero denuncia. Le indagini sono state condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Lecce.