Abusi edilizi grazie anche alla compiacenza di funzionari comunali, nel Capo di Leuca. Il collegio della prima sezione collegiale (Presidente Gabriele Perna) ha condannato cinque imputati.
Le pene
Nello specifico, sono stati inflitti (disponendo la sospensione della pena “condizionata” alla demolizione delle opere abusive): 6 mesi di arresto e 35mila euro di ammenda a Massimo Grezio; 8 mesi di arresto e 40 mila euro di ammenda per Roberto Grezio, in qualità di proprietari delle residenze estive in località Torre Mozza (Ugento). Entrambi rispondevano dei reati di abuso edilizio. Invece, 2 anni di reclusione per Eugenio Giuseppe Daniele direttore dei lavori e progettista; 1 anno e 4 mesi di reclusione per Leonardo Liviello e Pierluigi Tamburini, entrambi funzionari del Comune di Ugento. Questi tre imputati rispondevano dell’accusa di abuso d’ufficio. Inizialmente, si era costituita parte civile la sorella dei Grezio.
I fatti
I fatti risalgono al 2013 e le indagini presero il via a seguito di una denuncia querela, presentata in Procura nei confronti dei fratelli Grezio. A quel punto, venne acquisita presso il Comune di Ugento, tutta la documentazione. Sarebbe emerso dagli accertamenti, che i funzionari comunali avrebbero emesso un permesso di costruire illegittimo, consentendo degli ampliamenti nel caso di Roberto Grezio. Il proprietario dell’altra abitazione, Massimo Grezio, sarebbe risultato in possesso di regolare permesso di costruire del 2012, ma i lavori sarebbero stati eseguiti in difformità con le norme edilizie. Invece, Eugenio Daniele avrebbe, secondo l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Elsa Valeria Mignone, redatto il progetto “in odor di falso”.
Durante il dibattimento sono stati ascoltati il consulente della Procura, il geometra Giuseppe Scordo e l’ingegnere Antonio Vernaleone per la parte civile. Invece, il tecnico di parte nominato dalla difesa era l’ingegnere Realino Tangolo.
Il collegio difensivo è completato dagli avvocati Paola Scarcia, Anna Maria Ciardo ed Antonio Quinto.