Accusato di aver raggirato svariati clienti, un procacciatore di contratti per un’azienda per la fornitura di energia viene condannato ad 1 anno e 3 mesi e 700 euro di multa. Il giudice monocratico Alessandra Sermarini ha ritenuto il 48enne di Nardò Giuseppe Zacchino colpevole dei reati continuati di truffa e falsità in scrittura privata. Il Tribunale ha disposto anche il risarcimento del danno in favore delle parti civili, di 500 euro ciascuna.
Le accuse
I fatti si sarebbero verificati tra ottobre del 2013 e novembre del 2014 a Lecce, Galatone, Sannicola e Copertino.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Stefania Mininni, Zacchino avrebbe fatto firmare a ignari clienti dei falsi contratti per la fornitura di energia elettrica e gas. L’imputato avrebbe ingannato l’agenzia per cui lavorava quale procacciatore di contratti. In che modo? Mediante la trasmissione di “moduli di adesione” riportanti, solo apparentemente i dati e le firme (false) dei clienti. Così facendo, le ignare vittime avrebbero dato a Zacchino la cifra concordata, a titolo di provvigione. Si tratterebbe di una somma di 20 euro a lui corrisposta da sette persone.
L’imputato è assistito dall’avvocato Ezio Maria Tarantino. Le parti civili sono difese dagli avvocati Cosimo D’Agostino, Maria Lucia Resta e Lucio Silvio Tondo.