Perseguita la ex e la minaccia di morte: “Noemi almeno l’hanno trovata”: condannato a 3 anni e 4 mesi


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Appostamenti, minacce verso la ex moglie e persino una violenta aggressione fisica verso il padre del nuovo fidanzato. Per tutti questi episodi persecutori, il gup Cinzia Vergine, al termine del rito abbreviato, ha condannato S.R., 36enne di Tricase, alla pena di 3 anni e 4 mesi.

Rispondeva dei reati di atti persecutori aggravati, lesioni personali e minaccia aggravata e continuata.

Il giudice, inoltre, ha disposto il risarcimento del danno in separata sede per la vittima, costituitasi parte civile con l’avvocato Vito Lisi. L’imputato è, invece, assistito dal legale Luigi Piccinni. In precedenza, il pm Donatina Buffelli ha invocato la condanna a 4 anni.

Gli episodi contestati si verificarono tra giugno 2017 e febbraio 2018 e vennero denunciati dalla donna ai carabinieri della locale stazione. La malcapitata riferì di una lunga serie di appostamenti da parte del suo ex, nei luoghi frequentati dalla vittima assieme al nuovo fidanzato. I danneggiamenti alla macchina ed al portone d’ingresso dell’abitazione dei genitori.
E poi le minacce di morte, come quando S.R. le disse “Noemi almeno l’hanno trovata, tie nnu sapimu se te trovane” (con riferimento alla vicenda della sedicenne di Specchia, n.d.r.).

Infine, le percosse al padre del nuovo compagno della donna, colpito alla spalla ed al volto e poi ricoverato in ospedale con una prognosi di 30 giorni.

Il 36enne di Tricase venne arrestato nel marzo scorso e condotto in carcere. Attualmente si trovava a piede libero, dopo un periodo trascorso ai domiciliari.