Arriva la condanna per un 40enne accusato di aver picchiato per dieci anni, mosso dalla gelosia e ubriaco, la compagna anche nel periodo in cui era incinta. I fatti si sarebbero verificati, tra un paese dell’hinterland di Gallipoli ed una località del Nord Italia, a partire dal 2011 e fino al mese di settembre del 2020.
Al termine del processo di primo grado, nella giornata di ieri, i giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis) hanno inflitto all’imputato, la pena di 5 anni di reclusione. Non solo, è stata disposta una provvisionale di 30mila euro in favore della vittima (oltre al risarcimento in separata sede), che si era costituita parte civile con l’avvocato Paola Gatto.
La pubblica accusa ha invocato la condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione. Il 40enne rispondeva dei reati di maltrattamenti, stalking, violazione di domicilio e degli obblighi di assistenza familiare, nell’ambito dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Luigi Mastroniani.
L’imputato, difeso dall’avvocato Maurizio My, potrà fare ricorso in Appello. Attualmente è attinto dal divieto di avvicinamento alla ex compagna.
In base alla tesi accusatoria, il 40enne picchiava ripetutamente la compagna, abusando di sostanze alcoliche e spinto da una forma di gelosia patologica. I maltrattamenti si sarebbero verificati, anche in presenza delle figlie minorenni. I primi episodi risalgono al 2011 dopo circa due anni di convivenza. E in una occasione, nel 2012, l’uomo avrebbe percosso la compagna, quando era in stato di gravidanza, con pugni alla pancia. In un’altra circostanza, invece, le sferrò un violento pugno al naso, provocandole il sanguinamento. Le violenze sarebbero proseguite negli anni successivi. Nel 2016, il compagno la colpì con un pugno all’occhio, provocandole un vistoso ematoma. E nel settembre del 2018, mentre la donna teneva la bimba in braccio, le avrebbe sferrato un pugno al volto. Non solo, il 40enne, secondo l’accusa, umiliava continuamente la compagna, la pedinava sul posto di lavoro e la controllava ossessivamente.