Arriva la condanna per un 50enne di un paese dell’hinterland di Lecce accusato di abusi sul figlio disabile della compagna. Non solo, poiché l’uomo avrebbe costretto la vittima a farsi riprendere in un video, mentre subiva atti sessuali. Il gup Marcello Rizzo, al termine del processo con rito abbreviato, gli ha inflitto la pena di 5 anni di reclusione. Non solo, poiché è stato disposto il risarcimento di 50 mila euro in favore del ragazzo, che si era costituito parte civile con gli avvocati Ivana Quarta e Manuela Toma.
Il pubblico ministero Giorgia Villa ha invece invocato la condanna a 7 anni e 9 mesi. L’imputato, attraverso il proprio legale, l’avvocato Stefano Pati, potrà presentare ricorso in Appello.
Risponde dei reati violenza sessuale aggravata e di diffusione illecita di video e immagini sessualmente espliciti.
Il 50enne venne arrestato e condotto in carcere nel mese di luglio del 2020 dai Carabinieri della Sezione Operativa del Norm della Compagnia di Lecce in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Giovanni Gallo.
Secondo quanto è emerso, l’uomo, dopo aver istaurato un’amicizia virtuale tramite social network con una giovane del nord Italia, aveva iniziato ad inviarle video in cui si ritraeva in comportamenti molto compromettenti.
Tra le riprese inviate al contatto della giovane, profilo che poi è risultato essere falso, vi era anche un video in cui si riprendeva mentre praticava una fellatio al figliastro 30enne affetto da sordomutismo e conseguente immaturità psicopatologica.
Sono stati proprio questi girati a smascherare quella che in apparenza sembrava una persona per bene e religiosa.
Nel corso delle audizioni, effettuate in modalità protetta con l’ausilio di psicologi e psichiatri, il ragazzo ha rivelato una situazione agghiacciante che ormai andava avanti dal 2016 (quando era minorenne) e fino ad aprile del 2020. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe approfittato dei periodi di assenza della moglie, madre del ragazzo, per commettere gli abusi nei suoi confronti. Anche sotto la minaccia che se avesse raccontato qualcosa alla madre sarebbe stato picchiato.
Il 50enne si trova attualmente ristretto ai domiciliari con braccialetto elettronico.