Si conclude con la condanna il processo a carico del sindaco di Sannicola, Cosimo Piccione, accusato di diffamazione verso un’insegnante, durante un comizio elettorale, tramesso in diretta streaming.
Il giudice monocratico Natascia Mazzone, nelle scorse ore, ha condannato l’imputato al termine del processo, a 6 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione). Non solo, anche al risarcimento del danno in favore della parte civile, assistita dall’avvocato Maria Greco, da liquidarsi in separata sede.
Il sindaco è difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia, che ha sostenuto come il primo cittadino sia stato a sua volta, oggetto di affermazioni lesive. Il legale presenterà ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza, entro 90 giorni.
I fatti risalgono al mese di maggio del 2018. L’insegnante aveva espresso su Facebook una propria considerazione sugli interventi dei candidati e sulla campagna elettorale in corso. Il post si diffuse a macchia d’olio e divenne in breve tempo virale. Successivamente il sindaco Cosimo Piccione, in occasione di un comizio tenuto a Sannicola, secondo l’accusa, si sarebbe rivolto con espressioni ostili e minacciose verso chi aveva pubblicato quel post su Facebook. E l’insegnante, a quel punto, presentò una denuncia per diffamazione.
Prima di giungere al processo, il gip Alcide Maritati aveva disposto l’imputazione coatta , accogliendo l’opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione, presentata dal pm Maria Rosaria Micucci.