Accoltellò alla gola un altro ospite di una comunità di recupero: condannato a 6 anni per tentato omicidio


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Avrebbe accoltellato alla gola un altro ospite di una comunità di recupero, ma per l’aggressore è arrivata la condanna. Il gup Alcide Maritati, al termine del rito abbreviato, ha inflitto a Matteo Lacorte, 43enne originario di Ostuni, la pena di 6 anni.

L’imputato che rispondeva dell’accusa di tentato omicidio, è assistito dall’avvocato Vito Cellie. In precedenza, il pubblico ministero Paola Guglielmi ha invocato la pena di 7 anni.

L’imputato fu ritenuto capace d’intendere e di volere, a seguito della perizia eseguita dal dr. Domenico Suma.

La vittima si è costituita parte civile e in suo favore il giudice ha disposto una provvisionale di 10mila euro. È assistito dall’avvocato Ivan Feola.

L’arresto

Lacorte fu arrestato il 1 maggio del 2017. La vittima era stata accompagnata in gravissime condizioni all’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce dopo una la lite scoppiata per futili motivi all’interno di una comunità di Trepuzzi che si occupa del recupero delle persone con problemi di tossicodipendenza o di dipendenza da alcool.

Il battibecco sarebbe degenerato all’improvviso, rischiando seriamente di trasformarsi in tragedia. Matteo Lacorte, 43enne originario di Ostuni – in preda ad uno scatto d’ira ha afferrato un coltello da cucina e si è scagliato contro il suo ‘avversario’, un 41enne di Cellino San Marco.

Lacorte avrebbe aggredito alle spalle l’altro ospite e dopo averlo afferrato per il collo, lo avrebbe accoltellato alla gola. L’uomo era stato accompagnato a sirene spiegate a bordo di un’ambulanza al “Vito Fazzi”, dove era arrivato in codice rosso, con un taglio talmente profondo che ha richiesto un delicato intervento chirurgico.