Conferito l’incarico a medico legale e psichiatra per far luce sulla morte del 67enne caduto dal letto


Condividi su

È stato il giorno del conferimento dell'incarico ai due medici, per il caso di presunta colpa medica, riguardante la morte di un uomo affetto da grave malattia mentale. Il medico legale Roberto Vaglio, congiuntamente allo psichiatra Domenico Suma dovranno esaminare la documentazione sanitaria, di Walter Paladini deceduto  il 5 novembre 2014 a 67 anni.
 
I medici, cominceranno a lavorare sul "caso", a partire dal 6 aprile ed avranno 60 giorni di tempo per depositare i risultati. Il  pubblico ministero Paola Guglielmi, come atto dovuto in vista dell'esame medico-legale ha iscritto nel registro degli indagati 17 persone, con l'accusa di omicidio colposo. Tra di  essi ci sono due medici, tre operatori del 118  e 11 infermieri del CRAP di Strudà, dove l'uomo era in cura. La maggior parte di loro sono difesi dagli avvocati Luigi Covella e Michele Reale. I familiari verranno assistiti da un consulente medico di parte, individuato nella persona del Dott. Saverio Caruso da Torino.
 
L'indagine ha preso avvio dalla denuncia dei signori Dario e Salvatore Paladini. Questi chiedono alla Procura, attraverso il proprio legale, l'avvocato Monica Vinci di Lecce  di far luce sul decesso del fratello, Walter Paladini, un perito elettrotecnico originario di Surbo, soffriva di "gravi disturbi del pensiero" dall'età di 24 anni; di grave disorientamento spaziale-temporale correlato alla demenza, sindrome schizofrenica, Alzheimer ed era ricoverato presso il CRAP (Centro Riabilitativo Assistenziale Psichiatrico) di Strudà.
 
Durante la notte tra il 23 ed il 24 ottobre, Paladini era caduto dal letto procurandosi un grave trauma cranico, nonostante già in diverse occasioni i familiari si fossero lamentati della mancanza delle sponde di contenimento e di altre inadeguatezze della struttura, chiedendo il trasferimento del fratello in una sede più idonea a curarlo.
 

In ogni caso, Paladini venne ritrovato in condizioni critiche al mattino, disteso per terra. Egli venne portato verso le 10.00 presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Galatina, privo però del reparto di Neurochirurgia, per cui non poté essere operato di urgenza. Solo intorno alle 14 giunse presso il Fazzi di Lecce, dove venne sottoposto ad intervento chirurgico. Dopo alcuni giorni, però Paladini morì presso il nosocomio leccese.