Ciò che si cela dietro l’ennesima vicenda di natura criminosa risulta ancora un dettaglio al vaglio degli investigatori. Non parliamo certo del primo episodio analogo accaduto in Salento, purtroppo. Gli attentati a danno di cose o persone divengono quasi all’ordine del giorno, tanto che le forze dell’ordine faticano a tenere il passo dei soliti malviventi. Nella vicenda in questione, però, furti e rapine sono assolutamente esclusi (in genere gli atti predatori appaiono quelli maggiormente effettuati). Stavolta, a salire ai fasti della cronaca nera, è l’esplosione di un ordigno rudimentale a Copertino.
Nella cittadina, gli orologi segnano le 2.00 di notte. A quell’ora, tutto d’un tratto, il potente boato che sveglia di colpo i residenti della zona. E tra questi anche il proprietario della casa davanti alla cui porta viene fatta detonare la bomba (pare, secondo le indagini iniziali, di medio-basso potenziale). Come risultato, lui – falegname del posto – ora deve fare i conti con l'ingresso seriamente rovinato dagli effetti della deflagrazione.
Sul luogo dell’avvenimento, per i classici rilievi del caso, c’erano i Carabinieri della Stazione locale. Un breve sopralluogo, e poi l’avvio delle indagini. Al momento, il lavoro dei militari sembra stia volgendo nella visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. Sarà dunque “l’occhio tecnologico” a fornire quanto prima – si spera – degli elementi utili all’identificazione degli autori di tale ignobile gesto.
C'è grande apprensione, ultimamente, tra i cittadini. Neanche il tempo di mandar giù le angosce vissute a Torre Chianca verso fine luglio (dove venne preso di mira lo stabilimento "Cambusa", cui seguì anche una marcia di solidarietà nella medesima marina leccese) che subito, dunque, i quotidiani locali debbono riportare storie dal genere tutt'altro che leggero.