Torre Chianca, esplosione nella notte a Lido Cambusa. Distrutti magazzino e cabine

Un ordigno è deflagrato nella notte nella nota struttura turistica della marina di Lecce. Ingenti i danni. Sul posto Polizia e Vigili del Fuoco. Al via le indagini.

È stata una notte di paura e terrore quella che hanno trascorso gli abitanti e i tantissimi turisti di Torre Chianca.

Nella nottata appena trascorsa, infatti, nella marina di Lecce a pochi chilometri dal capoluogo, è stata fatto esplodere un ordigno che ha danneggiato gravemente il “Lido Cambusa”, noto per essere uno degli stabilimenti balneari più frequentati in una marina che negli ultimi anni è balzata agli onori delle cronache per una serie di disservizi dovuti all’abbandono in cui è stata lasciata, abbandono di cui sono stati vittima, soprattutto, i residenti provenienti, molto spesso dal capoluogo o dalla vicina Surbo.

Il “Lido Cambusa” ha rappresentato negli ultimi anni uno stabilimento in grado di rilanciare l’immagine turistica di Torre Chianca e, vista la vicinanza alla città di Lecce, è stato molto frequentato da nuclei familiari provenienti dalla “Capitale del Barocco”.

L’immagine a cui si assiste alla mattina di oggi è triste: numerose le cabine sventrate e attonita l’espressione dei gestori dell’impianto turistico che si trovano ad avere a che fare con una desolata scenografia a cui assistere.

In quel tratto di spiaggia, a dire il vero, già ieri era successo un episodio increscioso, incresciosissimo: due leccesi avevano aggredito, provando anche ad annegare, un giovane ambulante della Nuova Guinea, nemmeno maggiorenne. Solo l'intervento dei bagnanti aveva evitato il peggio, anche se oggi i due salentini, autori del grave gesto, sono stati arrestati.

Sul luogo dell’esplosione, intanto,  Polizia e Vigili del Fuoco, ancora impegnati nel compiere i rilievi del caso, prima di dare inizio alle indagini vere e proprie. Ad una prima ricostruzione sembrerebbe evidente il portato intimidatorio del gesto e, nelle prossime ore, i titolari risponderanno alle domande degli investigatori per spiegare se negli ultimi tempi hanno ricevuto pressioni di sorta.



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