Erano accusati di avere "coperto" un collega, poi condannato per il pestaggio di Antonio Epifani e quattro carabinieri sono stati assolti.
Il giudice monocratico Fabrizio Malagnino ha ritenuto "non colpevoli" del reato di falsa testimonianza: Vincenzo Zuccheroso, 46 anni, di Parabita, Carmelo Morello, 56enne, di Martignano, Gregorio Panzera, 42 anni, di Muro Leccese, e Luigi Paglialonga, 52 anni, di Galatone. In precedenza, il vpo d'udienza Antonio Zito ha invocato la condanna a 2 anni e 6 mesi per ciascuno di loro. Riguardo la posizione di Michele Gatto, 54enne di Nardò, è stato dichiarato il "non doversi procedere per intervenuta prescrizione". Rispondeva, in questo procedimento, del reato di "abuso di autorità".
Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Antonio De Donno.
Secondo l'accusa, durante un precedente processo a carico di Gatto innanzi al Tribunale Monocratico di Gallipoli, i colleghi Zuccheroso, Morello, Panzera e Paglialonga ascoltati in veste di testimoni, avrebbero affermato il falso o comunque avrebbero taciuto in tutto o in parte, su ciò che sapevano del pestaggio di Epifani. Michele Gatto è stato comunque condannato nel luglio 2012, alla pena di tre anni e due mesi di reclusione (divenuta definitiva ), per il reato di lesioni personali e al pagamento di una provvisionale di 50mila euro.
In una precedenza udienza del processo conclusosi oggi, è stato ascoltato Antonio Torquato Epifani, 39enne originario di Galatina ma residente a Seclì, vittima del pestaggio. Questi sarebbe diventato invalido a causa delle percosse ricevute da Gatto.
Il teste ha dichiarato: "Mi hanno sparato alla gomma della macchina e ho buttato un pacco di sigarette per fermarli ed erano in tre, tra cui sicuramente Gatto e Panzer.. Sono sceso dall'auto e ho cominciato a correre dirigendomi in campagna . Mi hanno bloccato ed erano in borghese. Gatto mi ha buttato per terra con una manata e poi mi ha colpito con calci pugni, mentre Panzera non ha partecipato al pestaggio e pronunciò la frase ‘fermati altrimenti lo uccidi’; mentre ero per terra sono arrivati Carpentieri e poi Zuccheroso. Infine quelli di Neviano, Morello in divisa e Paglialonga, egli è stato detto di girarsi dall'altra parte".
Successivamente ha deposto in aula, anche l’allora comandante del Norm di Gallipoli Alessandro Carpentieri, la cui posizione (riguardo al reato di abuso di autorità) è stata definitivamente archiviata lo scorso novembre, perché giunse sul luogo ad aggressione già avvenuta.
I fatti si sarebbero verificati, il 15 aprile del 2009. Dopo l'arresto di Epifani (in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione), vi sarebbe stata l'aggressione fisica da parte di Gatto che gli avrebbe provocato lesioni al midollo della spina dorsale.
I cinque carabinieri assolti sono difesi dagli avvocati Luca Laterza, Dimitry Conte, Salvatore Corrado, Luigi Greco. Antonio Epifani si è costituito parte civile con l'avvocato Pompeo De Mitri.