«La situazione è sotto controllo». Parola di Cosimo Longo, direttore sanitario dell’Ospedale “San Giuseppe” di Copertino, dove lavorava l’anestesista risultato positivo al Coronavirus. Il medico sta bene, le sue condizioni non destano preoccupazione, ma per sicurezza i colleghi e gli infermieri che hanno avuto contatti stretti con lui sono stati messi in quarantena. Stesso invito all’isolamento scatterà per tutti i pazienti che, dal 18 febbraio, hanno frequentato il professionista.
Tutte le misure per evitare la diffusione dei contagi sono state prese. Al San Giuseppe è stato chiuso al pubblico un reparto, le sale operatorie sono state sanificate ed è stata creata una sorta di ‘unità di crisi’ per gestire le eventuali emergenze.
La preoccupazione c’è. Secondo le prime ricostruzioni, il medico non avrebbe avuto contatti diretti con il paziente 1, il parrucchiere 58enne di Aradeo ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. Né avrebbe visitato di recente la zona rossa, dove è scoppiato il primo focolaio. Il dubbio quando ha visto che i sintomi simil-influenzali non passavano, però, gli è venuto. Tant’è che si è assentato dalla sala operatoria e ha richiesto il tampone che gli è stato effettuato a casa. Poi la positività.
Preoccupazione, ma niente allarmismi. «Invito tutti alla calma, alla serietà, evitando di fare sciacallaggio mediatico nel rispetto delle persone. Dobbiamo soltanto osservare le regole e le prescrizioni come da Decreto ministeriale, ed essere prudenti. L’apprensione è comprensibile, ma dobbiamo evitare confusione» ha dichiarato il sindaco Sandrina Schito. «C’è un tempo per essere comunità – ha concluso – ed è in questi momenti che lo si diventa davvero, tenendo comportamenti responsabili che sono fondamentali per tutti».
Positivo anche il tampone della moglie del parrucchiere di Aradeo. La donna era comunque già in isolamento fiduciario.