Fase 2, in Puglia l’indice del contagio si abbassa: ecco il trend in ogni regione


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Dieci giorni fa il dato aveva fatto “spaventare” più di qualcuno: all’inizio della Fase 2 la Puglia, pur contenendo l’indice di contagio del nuovo coronavirus sotto il livello di allerta, faceva registrare il secondo dato più alto in Italia.

Quel 0,78, addirittura, aveva fatto pensare ad un repentino ritorno al lockdown; ma a distanza di meno di due settimane, a 13 giorni dalla fase della ripartenza, quel dato è stato ampiamente contenuto e abbassato, facendo inserire la Puglia tra le regioni dove il Covid19 ha una “bassa probabilità” di aumentare la trasmissione e un “basso impatto sui servizi assistenziali e sanitari”.

Il dato emerge dal report settimanale realizzato dal Ministero della Salute in sinergia con l’Istituto Superiore di Sanità: i numeri, relativi alla settimana dal 4 al 10 maggio, sono ora al vaglio del Governo che da lunedì darà una ulteriore accelerata alla ripartenza del Paese.

In 18 regioni su 21 i dati sono più che confortanti: la Puglia, nel dettaglio, l’indice Rt scende a 0,75, con una incidenza settimanale su un campione di 100mila abitanti, pari a 4.52 (incidenza ritenuta intermedia-bassa).

Il trend settimanale, come testimoniano i bollettini quotidiani diramati dalla Regione, mostra una freccia a ribasso e i livelli di probabilità di aumento di trasmissione del contagio sono considerati bassi.

Ne beneficia, ovviamente, il sistema sanitario pugliese che non registra nessuna allerta e che, invece, sembra defaticare sempre più.

Il grafico pubblicato dal Corriere della Sera

Sono tre, d’altro canto, regioni che non fanno stare propriamente tranquilli: si tratta di Lombardia, Molise e Umbria. Nella regione epicentro della pandemia in Italia, nel dettaglio, “si assiste a una riduzione di segnali di sovraccarico del servizi sanitari”. La nota al capitolo «punti chiave» dice che a Milano e dintorni “rimane elevato il numero di nuovi casi segnalati ogni settimana seppur in diminuzione”.

In Molise, invece, la classificazione dei dati è passata da bassa a moderata (livello 3) a causa di “un nuovo focolaio di trasmissione attualmente in fase di controllo che ha prodotto un aumento nel numero di casi nella scorsa settimana”. Il che si potrà riflettere in un aumento nella stima dell’indice di contagio Rt nelle prossime settimane. Ma poiché l’indice R0 di partenza era basso, l’allarme rosso non scatta.

Situazione simile in Umbria, dove la curva è salita ma il contesto vede ancora “una ridotta numerosità di casi segnalati che pertanto non desta una particolare allerta”.

Il bollettino di oggi della Regione Puglia