Coronavirus, intensificati i controlli per Pasqua. Il Questore Valentino: “Mi fido del senso civico dei salentini”


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È passato un mese da quando il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha chiuso l’Italia per evitare la diffusione del Coronavirus, quel nemico invisibile che stava ‘minacciando’ il sistema sanitario italiano, impreparato a gestire i numeri di un’emergenza che fino ad oggi, dati alla mano, ha causato la morte di quasi 18mila persone. Nessuno potrà dimenticare le immagini ‘trapelate’ dalle terapie intensive, le frasi cariche di dolore dei medici che avevano paure di dover scegliere tra chi curare e chi lasciar morire, le fughe dalla Lombardia,il corteo-funebre dei carri miliari che da Bergamo hanno accompagnato le bare in altre città, disposte ad accogliere quelle vittime per o con il Covid19. Il lockdown ha cambiato la vita degli italiani e quando tutto sarà finito la normalità sarà a distanza di sicurezza, visto che il distanziamento sociale è l’unica arma a disposizione per spezzare la catena dei contagi, per salvarsi e salvare gli altri.

«Restare a casa» è stato fondamentale in questo momento delicato. Certo, non sono mancati i ‘furbetti’ che non hanno rispettato le ‘limitazioni’ imposte. Anche nel Salento che, come ha dichiarato il Questore di Lecce in occasione della Festa della Polizia, ha osservato le misure contenute nei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.

I numeri

Dal 10 marzo al 9 aprile, le 2821 unità della Polizia di Stato impegnate nei servizi Covid19 hanno controllato 13.994 persone, di cui 237 sono state sanzionate e 296 denunciate per non aver ‘rispettato’ i decreti, una è finita nei guai per falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico Ufficiale/ False dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, 18 denunciate per altri reati e una sola finita in manette. Numeri che possono essere letti come una testimonianza del fatto che le persone pizzicate ‘in strada’ si sono mosse per motivi ‘validi’. Gli spostamenti scritti nero su bianco nell’autocertificazione, insomma, erano giustificati. 5564 gli esercizi commerciali controllati, con pochissime sanzioni e denunce.

Intensificati i controlli nel weekend di Pasqua

Mentre si rincorrono le voci di una ‘proroga’ delle restrizioni fino a maggio, le luci dei riflettori sono tutte puntate su Pasqua e Pasquetta, ma anche in questo caso la Polizia di Stato scenderà in strada per ‘controllare’ il territorio. «È passato più di un mese, le giornate sono buone e dai bollettini diffusi è arrivato qualche segnale di speranza – ha dichiarato il Questore Andrea Valentino – non bisogna abbassare la guardia. I controlli saranno intensificati, come accade sempre durate le festività ma ho fiducia nel senso civico e nell’autocontrollo che i salentini hanno dimostrato in questi giorni»

Gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando e il  ‘timore’ è che qualcuno possa leggere questi dati come un ‘incoraggiamento’ a mettere il naso fuori di casa. « I servizi saranno intensificati – ha ribadito il Questore – controlleremo le chiese e i luoghi di culto, le marine di Lecce e le località balneari. Possiamo contare sui commissariati per questo». Otranto, Gallipoli, Nardò, Porto Cesareo si sono sempre animate in questo periodo che per il Salento ha rappresentato una vera e propria cartina al tornasole per la stagione estiva. E sarà desolante vedere queste cittadine che si affacciano sul mare desolate come è stato per le strade e le piazze, per i vicoli del centro storico.

«Avremo a disposizione anche i droni della polizia provinciale» ha concluso Valentino. Occhi elettronici a cui si aggiungono quelli dei tanti cittadini che, in questo periodo, hanno segnalato alla Polizia possibili situazioni di pericolo.

«La collaborazione dei cittadini è importante sempre e in questo periodo le segnalazioni sono state tante – ha concluso il Questore – segnalazioni che abbiamo attentamente ascoltato, valutato e verificato. Devo dire che non abbiamo mai trovato ‘assembramenti’. In molti casi sono state segnalate lunghe file agli Uffici Postali o fuori dai supermercati, ma è stata sempre rispettata la distanza di sicurezza».

Il ‘refrain‘ resta quello della prudenza, anche in questi giorni di festa.