Era stata sorpresa dagli uomini in divisa con 17 dosi di cocaina, già pronta per finire sulla piazza. Lo dimostravano sia i contanti trovati in casa, una somma consistente, che uno smartphone con cui pare che organizzasse l’attività. Tanto era bastato, insomma, per finire ai domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questa mattina, Carmela Scandiffio, 34enne residente a Cursi, si è beccata anche una denuncia a piede libero.
La donna, infatti, è stata deferita in stato di libertà dai Carabinieri della compagnia di Maglie che hanno bussato, di nuovo, alla porta della sua abitazione al termine delle indagini. L’accusa da cui dovrà difendersi è «inosservanza dei provvedimenti dell’autorità». Secondo i militari ha intrattenuto rapporti con una persona controindicata, violando quindi le prescrizioni che gli erano state imposte.
I fatti
La 34enne, come detto, era stata sottoposta a regime di arresti domiciliari dal Gip del Tribunale di Lecce dopo l’arresto, in flagranza di reato, del 21 febbraio scorso. I guai per la donna erano cominciati quando durante perquisizione personale e domiciliare erano spuntate fuori 17 dosi di sostanza stupefacente, per un peso complesso di circa 8 grammi.
La cocaina non è stata l’unica sorpresa. Durante il controllo, gli uomini dell’Arma avevano trovato anche 800 euro in contanti, somma ritenuta probabile provento dell’attività di spaccio. E ancora: tre bilancini di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. Ultimo, uno smartphone, utilizzato probabilmente per gestire contabilità e clienti.
L’intero materiale era stato posto sotto sequestro, mentre per la donna era scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Al termine delle formalità di rito, era stata riaccompagnata a casa, ai domiciliari.