Droga di ogni tipo e un ordigno rudimentale ‘nascosti’ in casa: condannato a 5 anni e 6 mesi


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Fu arrestato perché trovato in possesso di vari tipi di droga ed un ordigno rudimentale ed oggi arriva la condanna a 5 anni e 6 mesi per un 33enne di Monteroni. Il gup Stefano Sernia, nel processo con rito abbreviato, ha emesso una sentenza di colpevolezza nei confronti di Francesco Attanasio. Invece, il pm d'udienza aveva invocato una pena di 4 anni. Il monteronese risponde dei reati di illecita detenzione di ordigno esplodente artigianale e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'imputato è difeso dall'avvocato Laura Minosi.
  
Come spesso accade in questi casi a destare sospetti fu l’insolito via vai di persone che ‘animava’ a qualsiasi ora del giorno e della notte un appartamento di Monteroni. La necessità di fare chiarezza aveva spinto i carabinieri di Lecce a tenere “sotto controllo” l’abitazione, tant’è che erano stati predisposti servizi di osservazione. Dagli accertamenti era emerso che in quella casa abitava Francesco Attanasio, già agli arresti domiciliari. Il 33enne, infatti, stava scontando la condanna a 9 anni e 6 mesi nel processo “Peter Pan". 
  
Questi risultati investigativi bastarono ai militari per effettuare un ‘controllo’, il 16 aprile scorso e così hanno bussato alla porta del 33enne in compagnia dei Carabinieri del Nucleo Cinofili di Modugno e del cane “Boss”.
  
Durante la perquisizione personale e domiciliare, l’infallibile fiuto dell’animale a quattro zampe non ha sbagliato. Boss ha permesso di ritrovare due involucri di cellophane contenenti 190 grammi circa di “hashish”, nascosti nel motore del condizionatore. Ma non è finita qui: in altri punti dell’appartamento, sono spuntate fuori 2 dosi di “cocaina”, 2 dosi di “marijuana”, un bilancino di precisione, del nastro isolante e altro materiale per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente. Infine, un involucro di cellophane contenente “marijuana” del peso di mezzo chilo.
  
Come se non bastasse, Attanasio fu trovato anche in possesso di un ordigno esplodente artigianale da lui realizzato, contenente polvere pirica nera ed attivabile tramite una miccia, del peso complessivo di circa 300 grammi, che per la sua pericolosità è stato disattivato e disarticolato dall’artificiere. Il 33enne, su richiesta della dott.ssa Carmen Ruggiero quale P.M. di turno in Procura, era stato tratto in arresto dai carabinieri e accompagnato a Borgo San Nicola.