Accoltellarono e pestarono un 61enne per motivi di gelosia. Due condanne a 14 anni per tentato omicidio


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Arriva una dura condanna per i due imputati accusati di avere accoltellato un 61enne di Novoli, per ragioni di gelosia. I giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) hanno inflitto a Massimiliano Rizzello, 37enne e Domenico Timo, 58 anni, entrambi di Carmiano, la pena di 14 anni ciascuno.

Il collegio ha inoltre condannato i due imputati al risarcimento del danno in separata sede in favore della vittima di accoltellamento che si era costituita parte civile, attraverso l’avvocato Marino Giausa. Infine, è stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura, in merito alla falsa testimonianza di alcuni dei testi ascoltati in aula.

Rizzello e Timo rispondevano del reato di tentato omicidio, aggravato dai motivi abietti e futili. Al termine del processo è “caduta” l’aggravante contestata.

Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Salvatore Mazzotta e Fabrizio Pisanello che, una volta depositate le motivazioni della sentenza, presenteranno ricorso in Appello.

Il pm Luigi Mastroniani, nel corso della discussione in aula, ha invocato la condanna a 18 anni di reclusione ciascuno.

Ricordiamo che nel corso del processo, i giudici hanno disposto anche una perizia affidata allo specialista Elio Serra, che ha accertato la capacità d’intendere e di volere al momento dei fatti e la capacità di stare in giudizio.

I fatti

I fatti risalgono al 21 luglio del 2020 e si sono verificati a Carmiano. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina, l’accoltellamento sarebbe stato l’ultimo atto di una lite per motivi di gelosia. Rizzello, dopo avere inseguito il 61enne, lo colpì con 5 fendenti alla schiena e sul braccio destro, mentre Timo lo prese a calci e pugni.

Il malcapitato riuscì a sfuggire ai suoi aggressori, raggiungendo la caserma dei Carabinieri, dove chiedeva soccorso. Sono stati i militari ad aiutare l’uomo, chiamando il 118 e affidandolo alle cure dei sanitari che, in ambulanza, lo accompagnarono in ospedale, in «codice rosso».

Poche ore dopo la misteriosa aggressione nell’area mercatale di Carmiano, avvenuta, intorno alle 23.00, i Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina hanno arrestato Massimiliano Rizzello, 37enne di Carmiano. Per lui, si sono aperte le porte del carcere. Successivamente si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto, dinanzi al gip Michele Toriello. L’arrestato Massimiliano Rizzello rispondeva inizialmente di porto abusivo di armi e dell’accusa di lesioni personali aggravate.

Il pm Maria Vallefuoco ha però prodotto un certificato medico che attestava una grave ferita nella zona del pneumotorace, riqualificando il reato in tentato omicidio.

Rizzello, ascoltato dal giudice ha fornito la propria versione dei fatti. Ha sottolineato di essere stato aggredito dal 61enne di Novoli, palesemente ubriaco, con calci e pugni, nel corso di una lite per questioni personali. Inoltre, l’uomo avrebbe infilato le mani in tasca, dando l’impressione di cercare un’arma. A quel punto, spaventato per la piega che avrebbe potuto prendere la vicenda, il 37enne ha reagito impugnando un coltellino che aveva con sé, dopo essere stato in campagna.

Al termine dell’ascolto, il gip ha convalidato l’arresto e disposto la misura dei domiciliari. Timo è invece sottoposto all’obbligo di dimora.