‘Facciamo un giro di telefonate e sistemiamo tutto’, l’intercettazione telefonica tra Attilio Monosi e Lillino Gorgoni


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Si dimostrava pronto ad intervenire in prima persona, per risolvere tutti gli eventuali ostacoli della pratica "Saracino". Anche attraverso la "sistemazione" di atti come quelli relativi alla fideiussione che necessitava di una autenticazione postuma.
  
Riguardo la questione dell'autentica della firma, Attilio Monosi assicura il suo intervento in una conversazione telefonica con Lillino Gorgoni, affermando, "facciamo un giro di telefonate e sistemiamo tutto".
  
In un'altra intercettazione telefonica tra Gorgoni e Monosi, quest'ultimo fa riferimento alla problematica sorta con i fondi erogati illegittimamente dal Comune di Lecce all'imprenditore, per i lavori presso l'associazione Antiracket Salento.
  
Monosi: "non ne teniamo pezze a colore perché noi quei soldi non li dovevamo pagare punto". Poi sottolinea comunque la stima verso Saracino definendolo "uno dei nostri" ed infine dice "per superare questo problema…. è chiaro che una volta che noi riceviamo l'accredito…. perché il Ministero paga te….tu restituisci i soldi..
  
Dunque emerge la preoccupazione dell'Assessore al Bilancio, afferma il gip Gallo nell'ordinanza  di una eventuale responsabilità contabile che potesse sorgere a carico suo e dei funzionari del Comune.
  
Attilio Monosi è indagato per questo episodio, di peculato e falso materiale aggravato. questi, afferma il gip nell'ordinanza assieme a Giuseppe Naccarelli, Pasquale Gorgoni, Salvatore Laudisa, Paolo Rollo "si appropriavano , destinandola ad esclusivo beneficio della Saracino Costruzioni e così sottraendola al patrimonio pubblico, della somma di 130.410 euro, accreditata in data 21 agosto scorso del 2013 sul conto corrente di Giancarlo Saracino"; grazie alla firma falsa di Paolo Rollo, Dirigente dell'Ufficio Patrimonio e conseguente mandato di pagamento a firma di Salvatore Laudisa, Dirigente dell'Ufficio Ragioneria, previo atto di impegno sottoscritto dal Gorgoni sul capitolo di spesa in uscita a titolo di pagamento. Si fa riferimento alle opere infrastrutturali effettuate tra febbraio e marzo del 2013 presso lo sportello Antiracket di Lecce, in esecuzione dell'appalto aggiudicato a firma di Giuseppe Naccarelli. Il progetto venne approvato in attuazione di una convenzione sottoscritta con l'Ufficio Straordinario del Governo per le iniziative Antiracket  (grazie ad un finanziamento con i fondi PON), nonostante nella determina dirigenziale fosse escluso che la spesa relativa a tali lavori potesse transitare nel bilancio dell'amministrazione comunale ed essere invece liquidata alla ditta esecutrice.
  
Per tutti i suddetti protagonisti di tale vicenda, e dunque anche per l'Assessore Monosi, il pm aveva chiesto la misura cautelare del carcere.