Arriva il sequestro di conti correnti per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro, nei confronti della famiglia dell’imprenditore ed ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta. Il provvedimento a firma del gip Alessandra Sermarini su richiesta del pm Donatina Buffelli, è stato eseguito nella giornata di giovedì, dagli uomini della Guardia di Finanza di Lecce.
Si tratta di un “decreto di sequestro preventivo funzionale alla confisca obbligatoria e per equivalente”, nell’ambito di una precedente inchiesta su una presunta “frode carosello” ed una serie di reati fiscali, già approdata dinanzi al giudice monocratico Pietro Baffa. Nei giorni scorsi era prevista la prima udienza che è stata rinviata al 4 aprile del 2024.
Il decreto di sequestro preventivo ha interessato, oltre all’imprenditore Giancarlo Mazzotta, 53 anni di Carmiano, anche i figli: Paride Mazzotta, 34 anni, attuale consigliere regionale di Forza Italia, ed Hermes, 28 anni, e Greta Mazzotta, 31 anni. Ed ancora, Pierluigi Mazzotta, 54 anni, fratello di Giancarlo, e Luciana Quarta, 56enne, residente in provincia di Chieti.
Le ipotesi accusatorie, tutte da verificare, sono: truffa aggravata, autoriciclaggio e fatture false per operazioni inesistenti e fanno riferimento al periodo temporale compreso tra il 2017 ed il 2019.
Nel decreto di sequestro si fa riferimento al resort «Barone di mare» di Torre dell’Orso, anche se occorre precisare che la struttura è regolarmente aperta per la stagione estiva. Non solo, poiché si parla di altre cinque aziende, anch’esse regolarmente funzionanti.
Numerosi gli episodi di evasione fiscale ipotizzati dal pm. Si parla di svariati milioni di euro, riconducibili alla sola Pgh Barone di Mare, tramite la Europa Costruzioni, considerata la classica società «cartiera» che avrebbe documentato spese di gran lunga superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del villaggio Barone di Mare. Si tratterebbe di spese gonfiate tali da ottenere l’importo massimo previsto dal bando della Regione Puglia per gli aiuti alle grandi imprese.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Paolo Spalluto, Saverio Sticchi Damiani, Andrea Sambati, Stefano De Francesco, Luigi Covella, Giuliano Fina. I legali impugneranno il provvedimento di sequestro dinanzi al tribunale del Riesame, poiché il procedimento penale è già dinanzi al giudice del dibattimento e inoltre per molte di quelle società non si configura più il danno erariale.