False dichiarazioni per ottenere il reddito di cittadinanza. Una 50enne di Poggiardo patteggia la pena


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Arriva la condanna per una “furbetta” del reddito di cittadinanza.
Il gup Michele Toriello ha accolto il patteggiamento della pena a 10 mesi e giorni 20 di reclusione ( pena sospesa e non menzione), per C.E., 50enne di Poggiardo, assistita dall’avvocato Umberto Maria Muci.

Secondo l’accusa, la donna al fine di ottenere indebitamente il beneficio economico del reddito di cittadinanza, avrebbe reso dichiarazioni non veritiere.

In particolare, C.E. avrebbe affermato, nella dichiarazione sostitutiva unica presentata all’INPS Agenzia di Maglie, di trovarsi nelle condizioni di legge per l’ammissione al beneficio dichiarando di non possedere beni immobili e mobili, circostanze che nel corso di attività investigativa si accertava essere non vere. Difatti, da quanto emerso in fase d’indagine, C.E. risultava intestataria di numerosi beni situati a Poggiardo, e precisamente n. 6 fabbricati, n. 2 terreni, nonché intestataria di n. 1 autovettura circolante;

Tali irregolarità sarebbero state accertate l’11 marzo 2019 ad Otranto.