Girano in città chiedendo contributi in nome del Comune. Il sindaco ‘non date credito e denunciate’


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Comune e sindaco di Lecce non hanno autorizzato alcuna richiesta di contributi per sponsorizzazioni”, lo dice a chiare lettere Paolo Perrone alla notizia che sta girando in città. A quanto pare qualcuno si affaccia all’uscio di esercizi commerciali chiedendo sponsorizzazioni o contributi, spendendo il nome dell’Amministrazione comunale. E così arriva la precisazione da palazzo Carafa.
 
Essendo venuti a conoscenza di persone che chiederebbero contributi per sponsorizzazioni a commercianti ed esercenti leccesi in nome e per conto dell'Amministrazione Comunale o del sindaco Perrone e della sua segreteria,
si precisa che né il Comune di Lecce né il sindaco hanno mai autorizzato alcuno ad agire per loro nome e in loro conto per avanzare richieste di sponsorizzazione
” scrive il primo cittadino.
 
Insomma, ci si troverebbe in un contesto dai profili penali, tra raggiri e artifizi ai danni di cittadini inconsapevoli che, magari, davanti ad una richiesta presentata sotto le insegne del Comune, mettono mano al portafogli.
 
Il primo cittadino, pertanto, tiene a sottolineare “si allertano i cittadini e si invitano gli stessi a non dare credito a qualsivoglia richieste di questo tipo e a segnalare eventuali richieste di tale tenore”.
 
Inevitabilmente “l'Amministrazione Comunale agirà nelle sedi opportune a difesa del suo nome e a tutela dei cittadini”.
 
Certo, non è il primo caso in cui si parla di comitati improvvisati o gruppi di persone che suonano alle case o bussano alla porta di negozi, con la richiesta di contributi in denaro, ponendo in atto vere e proprie truffe. Vero è che di disperazione in giro ce ne è tanta, oltre che mancanza di senso civico – e lo dimostra quanto accaduto all’Emporio della Solidarietà – ma mettere in atto simili piani è un reato, oltre che un comportamento alquanto fastidioso e poco civile.