Giro di prostituzione nella casa di un magistrato? La ragazza dominicana non si presenta all’incidente probatorio


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Era stato disposto l'ascolto di una ragazza dominicana per far luce sul presunto giro a "luci rosse" nella Casa Vacanze di un magistrato, ma non si è presenta davanti  al giudice. Ad ogni modo, nella tarda mattinata odierna, il sostituto procuratore Maria Vallefuoco ha reiterato innanzi al gip Vincenzo Brancato, la richiesta d'incidente probatorio. Erano presenti i difensori dei due indagati a piede libero: il magistrato salentino Giuseppe Caracciolo e la moglie ex poliziotta di Brindisi, i quali rispondono di favoreggiamento della prostituzione. Gli avvocati Ladislao Massari, Simona Attolini e David Brunelli hanno espresso la loro disponibilità ad una nuova udienza anche alla presenza di un'altra ragazza dominicana che al momento risulta irreperibile. Adesso il gip, valutando le reali possibilità di rintracciare le due presunte prostitute, deciderà se disporre un nuovo  incidente probatorio.
  
Le due dominicane, assieme ad altre "colleghe" avrebbero offerto, secondo l'accusa, prestazioni sessuali a pagamento nell'appartamento di Giuseppe Caracciolo. Il 59enne leccese, è un magistrato, esperto in Diritto Tributario ed in servizio a Roma presso la Corte di Cassazione civile.
  
Ricordiamo che nel luglio scorso, si è svolto un primo e lungo ascolto di due ragazze rumene. Il giudice, però, nutrendo presumibilmente dei dubbi sull'attendibilità di alcune dichiarazioni, ha disposto anche un confronto "all'americana" tra le due, dunque "in contemporanea". Il punto fondamentale da chiarire, attraverso nuovi ascolti, è se il magistrato indagato fosse a conoscenza che in quell'appartamento si svolgesse attività di "prostituzione".  Dalle indagini condotte dagli uomini della Squadra Mobile, emergerebbe che Caracciolo si sarebbe prodigato nel prendere le "lucciole" dall’aeroporto di Brindisi o dalla stazione ferroviaria di Lecce; oppure si sarebbe occupato di accompagnarle ( erano giovani ma non minorenni ) nell’appartamento, portando loro le valigie. Non solo, sarebbe risultato che il ‘prezzo’ richiesto alle ragazze per esercitare l"attività di prostituzione" era salatissimo, circa 300/350 euro per una sola notte.
   
Intanto,  il pm ha revocato il sequestro preventivo della "Casa Vacanze" di Giuseppe Caracciolo. La decisione del sostituto procuratore Maria Vallefuoco è maturata a seguito del deposito di una memoria di 50 pagine, presentata dai legali di Giuseppe Caracciolo. Il pm ritene  che non vi siano più le "esigenze cautelari" e così stati tolti i sigilli dall'appartamento di Piazza Mazzini. Gli avvocati Ladislao Massari, David Brunelli e Simona Attolini ritengono insussistente l'ipotesi accusatoria del reato di favoreggiamento della prostituzione, contestata al magistrato 59enne ed alla sua compagna e che siano emerse una lunga serie di falsità dall'ascolto di alcune ragazze,  nell'ambito del primo incidente probatorio.