Quattro indagati, tra cui il Sindaco di Trepuzzi, per una presunta assegnazione indebita di un alloggio popolare. Rispondono dell’accusa di abuso di ufficio in concorso, per una serie di atti amministrativi “sospetti” .
Il pubblico ministero Paola Guglielmi ha iscritto nel registro degli indagati: Giuseppe Taurino, 54 anni; l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico Anna Maria Bianco, 58 anni, Anna Rubichi, 42enne (tutti trepuzzini); l’attuale responsabile dei Lavori pubblici e Urbanistica Giancarlo Florio, 45enne di Lecce.
Sono assistiti, tra gli altri, dall’avvocato Cosimo Rampino e saranno sentiti dagli inquirenti nei prossimi giorni.
Si tratta della vicenda giudiziaria di cui si stava occupando il Pubblico Ministero Emilio Arnesano, prima del suo arresto. Nel corso di una telefonata intercettata, il magistrato finito in manette, parlando con una commercialista faceva rivelazioni scottanti su un sindaco di un comune della provincia, rivelando di averne chiesto l’arresto (mai avvenuto).
L’inchiesta
Anzitutto, secondo la Procura, il Sindaco di Trepuzzi nel maggio del 2017 avrebbe emesso un’ordinanza di sgombero dell’abitazione di Anna Rubichi (anch’ella indagata) in via Firenze. Quest’ultima, però, pur sapendo di non averne titolo, pochi giorni dopo, avrebbe presentato una domanda di partecipazione al bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Dunque, sostiene il pm, il suddetto provvedimento di sgombero-adottato in assenza dei necessari caratteri della “contingibilità e urgenza”-avrebbe permesso alla signora di ottenere 6 punti, “scalando” la graduatoria e collocandosi al primo posto.
Nei mesi seguenti, ella avrebbe ottenuto, prima un alloggio provvisorio in via Elia (ex casa del custode della scuola elementare) e – poi la consegna di un appartamento in via Calvario. In che modo? Grazie ad una serie di provvedimenti ( fino al febbraio del 2018) adottati dal Sindaco in concorso con i due funzionari comunali indagati che avrebbero “procurato alla Rubichi un ingiusto vantaggio patrimoniale in violazione di legge”.
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