Da diversi giorni l’impianto di condizionamento dell’aula bunker di Borgo San Nicola è in avaria. Un guasto al sistema di aerazione ha creato disagi e malumori nel corso di un’udienza preliminare con 44 imputati, relativa ad una maxi operazione antidroga.
Nella giornata di ieri, con l’imperversare della canicola, a causa delle temperature torride, si è registrata l’impossibilità a proseguire.
Dinanzi al gup Alcide Maritati era in programma una maxi udienza preliminare sulla criminalità organizzata tarantina, che è stato comunque rinviato, dopo la segnalazione di alcuni casi di covid. Ad ogni modo, in quei frangenti, considerando che erano presenti numerosi imputati, agenti di polizia penitenziaria, avvocati e cancellieri, si è dovuto fare i conti con un’afa insostenibile e temperature che toccavano i 50 gradi, all’interno dell’aula. A quel punto il gup ha concesso agli avvocati di togliere giacca e cravatta, prima di decretare la fine dell’udienza.
Il problema è destinato a perdurare, poiché non si tratta di un guasto temporaneo. E si pone l’urgenza di trovate delle soluzioni in vista delle prossime eventuali udienze che dovessero celebrarsi in aula bunker. Considerando le notevoli dimensioni della stanza, non sarebbe neanche possibile ovviare all’inconveniente con l’utilizzo di ventilatori.
Adesso la situazione è stata presa in carico dalla Corte di Appello che dovrà cercare di trovare una soluzione in tempi stretti.