In casa col fucile a canne mozze e matricola abrasa, finisce nei guai il 22enne gambizzato in un bar


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Da vittima di aggressione a colpi di arma da fuoco, avvenuta due anni fa, all'arresto per detenzione illegale di arma da fuoco e munizionamento.
 
Il tutto è avvenuto la scorsa notte quando i carabinieri del Stazione di Ugento, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto in un’abitazione posta in località Torre San Giovanni e in uso a Vincenzo Coi, 24enne di Gemini, un fucile calibro 12 con calcio, canne artigianalmente mozzate, nonché con matricola appositamente abrasa.
 
Nella stessa circostanza, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto 3 cartucce inserite nell’apposito alloggiamento di caricamento dell’arma semiautomatica.
 
Come da prassi, sono in corso gli accertamenti per risalire alla provenienza dell’arma e capire il motivo per cui il 24enne la detenesse.
 
Inevitabilmente, Coi è stato arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco e munizionamento ed è stato condotto a Borgo San Nicola, la casa circondariale di Lecce, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Lecce, Massimiliano Carducci.

Si ricorda che Vincenzo Coi è stato protagonista di un episodio di cronaca due anni fa, quando all’interno di un bar della località marina di Ugento, è stato raggiunto da 4 colpi di pistola alle gambe. L’allora 22enne venne trasportato d’urgenza presso l’ospedale Cardinale Panico di Tricase e qui venne sottoposto ad operazione chirurgica.

Il responsabile del gesto venne immortalato e incastrato da alcune telecamere: si trattava di Francesco Romano che nel gennaio scorso è stato ritenuto dal giudice responsabile di lesioni personale aggravate e quindi condannato a 8 mesi con sospensione della pena.