Inchiesta sull’assegnazione delle case popolari, accolta la richiesta di proroga delle indagini


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Accolta la richiesta di proroga delle indagini sulle procedure di assegnazione degli alloggi popolari in zona 167 (IACP).
   
Il gip Giovanni Gallo ha emesso apposita ordinanza, con cui accoglie la richiesta dei pubblici ministeri Massimiliano Carducci e Roberta Licci. questi avevano invocato ulteriori sei mesi di tempo, a partire dal 22 ottobre 2016 (data di chiusura delle indagini) e fino al 22 aprile del 2017.
   
Dunque tra appena 20 giorni scadranno i termini. Ad ogni modo, l'ordinanza del gip risulta importante poiché permette di evitare che le indagini compiute durante il periodo di proroga vengano invalidate.
  
Il giudice ha accolto le ragioni della Procura leccese che riteneva come "la complessità della vicenda processuale ‘de qua’, rende necessario il compimento di ulteriori ed approfondite indagini, volte alla ricerca ed al vaglio del materiale probatorio raccolto, anche a seguito dell'esecuzione degli ordini di esibizione/acquisizione del 12/09/2016 delegati da questo ufficio, in quanto solo al termine della medesima, potranno essere assunte le definitive determinazioni sull'eventuale esercizio dell'azione penale". Adesso, infatti, la Procura potrebbe tirare le somme di questa lunga e dibattuta inchiesta. Una volta chiuse le indagini, i pubblici ministeri stabiliranno se archiviare il procedimento o chiedere il rinvio a giudizio.
  
Ricordiamo che, con la richiesta di proroga delle indagini notificata a 46 persone (tra cui compaiono molti residenti del quartiere stadio) sono stati sdoganati nomi eccellenti della politica leccese: Adriana Poli Bortone, 74enne, ex sindaco di Lecce; Paolo Perrone, 50enne, attuale primo cittadino; Roberto Marti, 43enne, ex assessore e attualmente deputato; Domenico Maresca, 65enne di Torre del Greco, ex segretario generale del Comune (fino al 2009); Vincenzo Specchia, 64enne, attuale segretario generale; Maria Luisa De Salvo, 64enne, dirigente comunale; Raffaele Attisani, 76enne, ex dirigente del settore Urbanistica; Nicola Massimo Elia, 62enne, dirigente comunale; Luigi Maniglio, 67enne, ex dirigente dell’ufficio tecnico; Giovanni Puce, 53enne, dirigente comunale; Piera Perulli, 51enne, responsabile dell’ufficio casa; Damiano D’Autilia, 41enne, attualmente assessore con un passato di consigliere comunale; Vito Leonardo Aloisi, 62enne di Sogliano Cavour, ex consigliere regionale; Nunzia Brandi, 71enne, oggi assessore.
  
I reati contestati, a vario titolo e in diversa misura, sono: abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, invasione di terreni o edifici, in concorso.
  
Il periodo preso in esame dagli inquirenti è quello compreso tra il gennaio 2006 e il giugno del 2016.
  
Occorre anche ricordare che ci fu già una prima richiesta di proroga avanzata dagli allora titolari del fascicolo, Antonio De Donno e Antonio Negro. 
  
Inoltre, sono stati iscritti nel registro degli indagati già da diversi mesi, personaggi assai noti a Palazzo Carafa ma la cui posizione è stata al momento stralciata. L'assessore al bilancio Attilio Monosi; il vice presidente del consiglio comunale, Antonio Torricelli; il dirigente comunale Lillino Gorgoni; l'assessore al traffico Luca Pasqualini. 
  
Nel corso delle indagini, sarebbero emerse alcune "opacità" nell'assegnazione di case popolari a persone prive dei requisiti necessari e di una posizione "utile" in graduatoria. Sotto la lente d'ingrandimento della Procura, in particolare, sono finite le sanatorie delle case occupate abusivamente e le procedure amministrative  relative alle case parcheggio. Ci sarebbe un aspetto ancor più preoccupante della vicenda, su cui stanno indagando gli inquirenti: il coinvolgimento di personaggi legati alla Sacra Corona Unita.
  
Si tratta di una vicenda che prese il via da un esposto presentato in Procura nell’aprile del 2012 dai politici del Pd Antonio Rotundo e Teresa Bellanova.