Inchiesta “Re Artù” su illeciti per il superamento di un concorso. 59enne patteggia la pena 


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Era accusato di avere consegnato 8mila euro a Mario Romano, all’epoca dei fatti consigliere regionale, per il superamento del concorso Arpal a cui aveva fatto domanda un proprio familiare.

Nella giornata di ieri, G. F., 59enne, di Tuglie, ha patteggiato a 3 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) con l’accusa di traffico di influenze illecite.

Il gip Giulia Proto ha accolto l’istanza del suo legale, l’avvocato Alessandro Greco, che aveva “concordato” la pena con il pm Alessandro Prontera, dopo l’avviso di conclusione delle indagini.

In base all’accusa, infatti, Mario Romano, all’epoca in cui era consigliere regionale, avrebbe raccomandato un familiare di G. F., per il concorso ARPAL (Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro) per l’assunzione di “578 unità di personale a tempo pieno e indeterminato con profilo professionale di istruttore tecnico”. E Mario Romano, nel mese di febbraio del 2020, avrebbe assicurato a G. F., durante un incontro a Matino, il superamento del concorso per il familiare, che avrebbe presentato domanda nell’agosto successivo, in cambio del pagamento di 8mila euro. La somma gli veniva consegnata tra il 20 ed il 21 marzo del 2020, nei pressi della stazione ferroviaria di Tuglie.

Invece, nelle settimane scorse, il gup Sergio Tosi, al termine dell’udienza preliminare, relativa all’inchiesta “Re Artù” che ha provocato un terremoto giudiziario nella sanità e nel panorama politico pugliese, ha rinviato a giudizio, tra gli altri: l’ex assessore regionale Salvatore Ruggeri, 73 anni di Muro Leccese; Mario Romano, 72 anni, ex consigliere regionale e il figlio, Massimiliano Romano, 52 anni, ex consigliere provinciale (entrambi di Matino); Rodolfo Rollo, 62 anni, di Cavallino, ex direttore generale della Asl Lecce; Suor Margherita Bramato, 72enne di Tricase, direttrice dell’ospedale “Cardinal Panico”.

Il processo si celebrerà dinanzi ai giudici della seconda sezione collegiale, a partire dal 5 giugno.

Il gup ha invece prosciolto dalle accuse di abuso d’ufficio e falso per il ripristino del Lido Atlantis, oltre a Ruggeri, anche: Pierpaolo Cariddi, 56 anni, ex sindaco di Otranto; Mario Pendinelli, 57 anni, sindaco di Scorrano ed Emanuele Maria Maggiulli, 57 anni, di Muro Leccese, ex dirigente comunale. Inoltre, per Pendinelli e Ruggeri è caduta l’accusa di corruzione elettorale come richiesto dal pm Alessandro Prontera.

Va detto, che la Procura, per la vicenda del lido Atlantis, ha già presentato Appello contro il proscioglimento.