Il risultato delle ricostruzioni iniziali risultano, al momento, ufficiose, sebbene le forze dell’ordine abbiano pochi dubbi circa la natura del gesto doloso. Di fatti, sul posto, dopo i primi rilievi del caso c’erano tracce di materiale infiammabile del tipo benzina. Siamo a Santa Maria di Leuca, a due passi dal santuario locale, nei pressi di un pub/ristorante della zona, improvvisamente colpito dalle fiamme intorno alle 3.45 della notte appena trascorsa. Repentino l’intervento dei Vigili del Fuoco, i quali intorno alle 4.00 sono intervenuti per spegnere l’incendio. Un’operazione piuttosto complicata, considerando che i “caschi rossi” hanno operato tutta la notte al fine di sedare le fiamme, ormai propagatesi abbondantemente. Ingenti i danni alla struttura, ma adesso risulta impossibile effettuare un esatto conteggio. Brutta, bruttissima scena per il proprietario che, appena arrivato sul luogo dove avrebbe dovuto iniziare una giornata lavorativa normale, invece s’è visto davanti l’increscioso spettacolo.
Oltre ai pompieri, più avanti, anche i Carabinieri della locale Stazione. Gli uomini dell’Arma starebbero – come peraltro anticipato in apertura d’articolo – valutando degli indizi che portano alla pista volontaria. Ora bisognerà comprendere se in zona vi siano montante delle telecamere di videosorveglianza proprio per dare conferma ai sospetti delle forze dell’ordine. Ed eventualmente intercettare alcune immagini registrate dall’occhio elettronico che rilevino con chiarezza i volti dei presunti autori.
Gli episodi incendiari nel Salento, dunque, continuano. Impossibile dimenticare, ad esempio, quel potente rogo che danneggiò i locali della chiesa parrocchiale di San Nicola da Mira a Lecce, situata in via Calore.
Anche in quella circostanza, ne venne ipotizzata l'opera tutt'altro che accidentale.