Una pericolosa associazione a delinquere dedita all’usura, all’esercizio abusivo del risparmio, a condotte estorsive, al riciclaggio, al reimpiego di denaro "sporco", nonché alla turbativa d’asta.
È il quadro a "tinte fosche" che emerge dalla richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore antimafia Alessio Coccioli. Gli imputati dovranno presentarsi il 22 ottobre per l'udienza preliminare innanzi al gup Simona Panzera. In quella data, il giudice deciderà se accogliere l'istanza del pm oppure prosciogliere dall'accusa le 22 persone destinatarie della richiesta. Invece, sarebbero ben 57 le persone offese, tra cui il Comune di Galatina.
Il dr. Coccioli ha chiesto il rinvio a giudizio per: Antonio Gianluca Notaro, 34enne, il padre Luciano Notaro, 70enne, Mario Notaro, 72enne fratello di Luciano, Emanuela Notaro 40 enne di Galatina; Luigi Nuzzaci, 65enne, Carlo Palumbo, 81 nato a Galatina; Carlo Palumbo 47 anni nato a Monaco di Baviera; Massimo Palumbo, 51 di Melendugno; Francesco Palumbo, 44enne residente a Melendugno, Patrizia Palumbo 50 anni di Galatina; Italo Scudella, 76enne residente a Surbo, Luigi Sparapane, 57enne, ed il figlio Fabio Sparapane, 29enne; Pantaleo Nuzzo 53enne di Taranto; Maria Antonica 69 enne di Galatina; Angelo Antonio Calabretti, 71enne di Galatina; Concetta Candido, 49enne di Melendugno; Anacleto Chittano 78 di Galatina; Anna Paola Dima 43enne di Melendugno; Biagio Luigi Garibaldini 55 anni di Galatina; Maria Luce Maglio 63enne di Galatina; Lucia Santoro 57enne di Melendugno.
Difatti, in data 14 settembre venne emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per nove indagati e disposto il sequestro dei beni per alcuni di loro, per un valore complessivo di 5 milioni di euro. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giuseppe Bonsegna, Giuseppe Minafra, Antonio Savoia; Giovanni Gabellone, Francesca Conte, Americo Barba; Carmine Gervasi; Viola Messa, Alessandro Stomeo, Marino Giausa, Carlo Congedo
L'inchiesta è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Lecce. Il sodalizio criminale risulterebbe capeggiato da soggetti contigui ad esponenti del clan mafioso Coluccia.Tra gli episodi più eclatanti, ci sarebbe anche la turbativa di una gara di appalto riguardante l'aggiudicazione di un servizio di mensa scolastica.
Veniva modificata l'offerta inizialmente presentata, altrimenti inammissibile, in merito ai prodotti proposti, alle grammature ed ai prezzi. La Guardia di Finanza, poi, si è soffermata sulla partecipazione di alcuni indagati, tramite "prestanome", alle "aste indette dal Tribunale di Lecce".
Emergerebbe, anche, da alcune intercettazioni telefoniche, l'utilizzo d'immobili siti a Galatina, per inusuali circostanze. Dalla conversazione al telefono dell'aprile 2011, tra il 72enne Mario Notaro, ritenuto vicino al sodalizio mafioso dei Coluccia ed un ingegnere, si farebbe riferimento all'allestimento di un ufficio di rappresentanza per un personaggio di spicco della politica salentina.
In un'altra informativa della GdF, invece, risulterebbero le modalità di acquisto di un'abitazione adibita a "casa di appuntamento" e lo sfruttamento della prostituzione a Galatina. Protagonista della vicenda sarebbe l'81enne Carlo Palumbo, considerato uno dei promotori, organizzatori e finanziatori delle attività illecite del clan. Questi avrebbe messo un immobile, per offrire prestazioni sessuali a potenziali clienti tra, cui risulterebbero alcuni "prescelti", come un assistente amministrativo di un istituto scolastico ed un carabiniere.