Minacce a due sindacalisti: reato prescritto in Appello per Emilio Miccolis. Confermati i risarcimenti


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Avrebbe minacciato due sindacalisti e al termine del processo la Corte d’Appello ha dichiarato prescritto il reato di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità per l’ex direttore generale dell’Università del Salento, Emilio Miccolis. I giudici hanno però confermato le statuizioni in favore delle parti civili. Già nella scorsa udienza, la Corte aveva preso atto della prescrizione del reato, ma aveva rinviato in attesa di capire l’orientamento della Consulta, sulla spinosa questione dei risarcimenti per le parti civili.

Ricordiamo che, in primo grado, i giudici della seconda sezione colegiale (Presidente Roberto Tanisi, a latere Fabrizio Malagnino e Silvia Saracino), hanno inflitto ad Emilio Miccolis 1 anno e 3 mesi, accordando la sospensione della pena e la non menzione della condanna.

I due sindacalisti Dino De Pascalis e Tiziano Margiotta si erano costituiti parte civile ed il collegio aveva disposto in loro favore una provvisionale di 20mila euro ciascuno, oltre al risarcimento del danno in separata sede. Sono assistiti dagli avvocati Marcello Petrelli e Benedetto Scippa. L’imputato è difeso dall’avvocato Viola Messa e dal professore Domenico Garofalo.

Emilio Miccolis, 57enne di Bari, era accusato del reato continuato di tentata concussione, riformato in base alla nuova legge, in tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.

L’inchiesta

I due dipendenti dell’Università erano stati oggetto delle promesse di Miccolis – secondo l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Paola Guglielmi – di migliorare la propria carriera e di “gonfiare” i propri stipendi, se avessero rinunciato a criticare puntualmente la sua linea politico-gestionale. Alcune conversazioni sarebbero state anche registrate da entrambi i sindacalisti.

Miccolis venne arrestato il 15 giugno del 2013 ed è stato scarcerato dopo ben 81 giorni di detenzione agli arresti domiciliari. L’ex direttore generale di Unisalento ha sempre sempre fermamente respinto ogni addebito.