Un nuovo esposto nei confronti della Rssa “La Fontanella” di Soleto, confluisce nell’inchiesta avviata nei mesi scorsi dalla Procura di Lecce. Ricordiamo che nel registro degli indagati sono stati già iscritti: Federica Cantore, direttrice della struttura; Don Vittorio Matteo, in qualità di amministratore delegato e Catello Mangione, responsabile sanitario. Le accuse sono: “abbandono di persone incapaci” e “diffusione colposa di epidemia”.
E come detto, c’è una nuova denuncia presentata dal figlio di una signora di 90 anni, originaria di Galatone ma residente a Corigliano d’Otranto, morta a causa del covid-19.
Nell’esposto depositato attraverso l’avvocato Donato Amato, viene ricostruita la vicenda della donna, ricoverata presso “la struttura fin dal 2015 e che nonostante gli acciacchi dell’età si trovava in condizioni di salute accettabili.
A partire dal 3 marzo, a causa della diffusione della pandemia da covid-19, veniva preclusa ai familiari ogni possibilità di visita e comunicazione. E parallelamente, arrivavano le rassicurazioni della direttrice della struttura, che riferiva che la situazione era sotto controllo e che l’anziana signora stava bene. Dal 18 marzo e fino al giorno 26, viene sostenuto nell’esposto, dalla residenza sanitaria non rispondevano alle numerose chiamate. E solo il 27 marzo veniva comunicato che all’interno della Rssa vi erano dei problemi. La direttrice, comunque, forniva al figlio della paziente, il numero di telefono di un medico per avere ragguagli sulla situazione all’interno della residenza socio-assistenziale. E il figlio provava a contattarlo più volte, rivolgendosi disperato anche alle autorità, per avere notizie, ma senza esito positivo.
Il 30 marzo, un medico della struttura gli comunicava, che la madre era stata ricoverata presso il pronto soccorso di un nosocomio (senza specificare il nome dell’ospedale), a causa di una grave crisi respiratoria. Soltanto il giorno successivo arrivava la telefonata dall’ospedale di Lecce, per comunicare il decesso della signora 90enne, ma senza fornire alcuna spiegazione sulla causa.
E riferisce il denunciante, che solo con l’acquisizione della cartella clinica, ha appreso che la madre era morta a causa del covid-19 e che la malattia era stata contratta all’interno della Rssa “La Fontanella” di Soleto.
Ricordiamo che sono oltre 20 le vittime, tra gli anziani pazienti provenienti da ‘La Fontanella’, a causa del covid -19.
Inoltre, nei mesi scorsi, la Regione Puglia ha avviato il procedimento per la revoca dell’autorizzazione al funzionamento della Rssa di Soleto.
L’avvio del procedimento da parte della Regione prelude alla chiusura della struttura ritenuta responsabile di «gravi e reiterate inadempienze comportanti situazioni di pericolo per la salute dei cittadini». È stato anche disposto il trasferimento in altre strutture degli ospiti, tutti negativi al contagio, che ancora si trovavano nella residenza.
Invece, gli avvocati Giuseppe e Michele Bonsegna, legali de “La Fontanella”, hanno già depositato sul tavolo della Procura, una relazione per sostenere che la residenza assistenziale non è stata abbandonata a se stessa e che è stata garantita un’assistenza continua agli anziani ospiti.