Anziano morto a due mesi di distanza dal pestaggio per questioni di vicinato. 43enne accusato di omicidio preterintenzionale


Condividi su

Contestato l’omicidio preterintenzionale, per il decesso di un anziano, avvenuto il 24 novembre scorso, a seguito del pestaggio per mano di un vicino di casa ad Alezio, dello scorso 2 agosto, per questioni futili, probabilmente legate al danneggiamento di un tubo, situato al confine fra le due proprietà.

Il pm Maria Vallefuoco ha riformulato l’imputazione nel corso dell’udienza preliminare di oggi, davanti al gup Tea Verderosa. Inizialmente, l’imputato, il 43enne aletino, Carmelo Rizzo, era accusato del reato di lesioni gravissime nei confronti di Giuseppe Prestifilippo, il 78enne nato a Palermo e residente a Carate Brianza (Milano), che era solito trascorrere diversi mesi ad Alezio, di cui è originaria la moglie. ll pensionato era poi stato ricoverato in Rianimazione, in coma, per poi essere trasferito in una clinica milanese, dove è deceduto.

L’udienza è stata rinviata al 30 gennaio, quando la difesa, rappresentata dagli Luigi Covella e Luigi Suez, potrà chiedere un rito alternativo.

Va detto, che nelle settimane scorse, il gup Angelo Zizzari aveva respinto la richiesta di patteggiamento a 3 anni e 6 mesi avanzata da Rizzo.

In base alla ricostruzione dei fatti, eseguita dai carabinieri della stazione di Alezio e dai colleghi della compagnia di Gallipoli, il 2 agosto in Via Ferrante, ad Alezio, sarebbe sorta una discussione per questioni di vicinato. Rizzo avrebbe accusato il pensionato del danneggiamento di un tubo d’irrigazione e lo avrebbe colpito al viso più volte, fino a provocargli delle lesioni. Il 78enne veniva colto da un malore, e dopo i primi soccorsi, veniva accompagnato all’ospedale di Lecce. Il personale medico accertava un’emorragia cerebrale in corso e l’anziano veniva ricoverato in stato di coma. Le sue condizioni, dopo quasi quattro mesi dall’aggressione, peggioravano. Il decesso avveniva alle 7 di domenica 24 novembre.

Per Rizzo, ricordiamo, il 7 agosto era scattato l’arresto con ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, Giulia Proto. L’uomo ha poi ottenuto i domiciliari.