Morte del cagnolino “Biondo”. Automobilista condannato a 2 anni per uccisione di animali


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Si conclude con la condanna al massimo della pena, il processo per l’automobilista accusato di avere investito ed ucciso il cagnolino “Biondo”.
Al termine del processo, il giudice monocratico Maria Francesca Mariano, ha inflitto la pena di 2 anni di reclusione ad M.A., 26enne di Monteroni, per il reato di uccisione di animali.

Il Tribunale ha disposto anche il risarcimento del danno quantificato in 10 mila euro ciascuno, in favore di: Associazione Impronta, Enpa Onlus e Tutela Ambiente che si erano costituite parte civile, attraverso gli avvocati: Giordano Bacile di Castiglione, Vincenza Raganato e Alessandro Presicce. Il giudice Mariano non ha concesso il beneficio della sospensione della pena all’imputato , sostenendo: “chi è capace di un gesto di simile spietatezza verso un cane indifeso che dorme per conto suo presso il negozio la cui proprietaria lo cura…manifesta una spregiudicatezza interiore”. Inoltre, il giudice ricorda come nel mese scorso la Camera dei Deputati ha aggiunto un nuovo comma all’articolo 9 della Costituzione che fa riferimento alla tutela degli animali.

Ritornando al processo conclusosi in serata, il vpo d’udienza ha invocato la condanna a 1 anno e 2 mesi. M.A. è assistito dagli avvocati Amilcare Tana e Alessandro Favale e potrà presentare ricorso in Appello.
L’avvocato Claudia Ricci dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), a margine della sentenza, afferma. “In questa triste e inquietante vicenda è importante sottolineare un aspetto rilevante: investire un animale oltre a configurare l’omissione di soccorso può individuare anche il reato di uccisioni di animali (544 bis). La sentenza di oggi del Tribunale di Lecce traccia un passo fondamentale sulla strada del riconoscimento del valore della vita degli animali.”

I fatti si sono verificati nella notte tra il 5 e il 6 giugno del 2019 a Monteroni. Secondo il pm Maria Consolata Moschettini, titolare del l’inchiesta, M.A.: “per crudeltà e comunque senza necessità cagionava la morte del cane randagio di razza meticcia conosciuto con il nome di Biondo”. Nello specifico, il conducente del Suv, mentre percorreva via Umberto I, nel centro del paese, svoltava a sinistra dove era ubicato un esercizio commerciale, salendo sul piazzale, allo scopo di investire con le quattro ruote il cane che stava dormendo, cagionandole il decesso.
Nel corso delle indagini è stata presentata una perizia fatta dall’ingegnere Luigina Quarta da cui emergerebbe la volontarietà del gesto dell’uomo alla guida di una Jeep. Nel fascicolo sono, inoltre, confluiti il video dell’investimento e le dichiarazioni dell’indagato.

Nel mese di giugno del 2019, l’automobilista ha reso spontanee dichiarazioni ai carabinieri di Monteroni. Ha sostenuto come non ci fosse da parte sua alcuna volontà di uccidere il cagnolino “Biondo”. E ha sottolineato che l’investimento si è verificato dopo una improvvisa inversione a U.
Inoltre, l’automobilista ha ricevuto una serie di minacce di morte sui social network.