Si conclude con l’assoluzione, il processo a carico dell’automobilista ritenuto responsabile della morte di un giovane centauro.
Il giudice monocratico Silvia Saracino, al termine del dibattimento, ha ritenuto A.C. 59enne di Melissano, non colpevole del reato di omicidio stradale. In precedenza, il vpo d’udienza ha invocato la pena di 2 anni e 7 mesi.
L’imputato, difeso dal legale Americo Barba, aveva invocato l’assoluzione, sostenendo che l’automobilista aveva la visuale ostruita e non aveva visto arrivare il centauro che viaggiava ad una velocità sostenuta.
Ricordiamo che i familiari della vittima, Aleandro Selluto, 24enne di Taviano, si erano costituiti parte civile con gli avvocati Massimo Fasano e Ida Giannelli.
Inoltre, la Compagnia Unipol Sai è stata citata in giudizio nelle vesti di responsabile civile ed è assistita dall’avvocato Osvaldo Rascazzo del Foro di Brindisi.
L’incidente
Il 16 dicembre del 2016, le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 13.00 quando un incidente mortale si verificò sulla strada che da Torre San Giovanni, marina di Ugento, conduce alla vicina Alliste. La moto, guidata dal giovane si scontrò frontalmente con una Ford Ka che stava svoltando a sinistra. Il giovane morì sul colpo, mentre la ragazza che era in sella con lui sulla due ruote, venne trasportata in gravi condizioni all’Ospedale ‘Cardinal Panico’ di Tricase. Lievemente ferito e sotto shock anche il conducente della vettura.
I successivi accertamenti investigativi, condotti dai carabinieri della stazione di Ugento, insieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano e coordinati dal pm Carmen Ruggiero, avrebbero accertato una condotta “negligente” da parte dell’automobilista. A.C. avrebbe svoltato a sinistra per entrare in un ristorante senza segnalare lo spostamento. Non solo, ponendosi di sbieco luogo la linea di mezzeria della strada e occupando parte della carreggiata sinistra da cui proveniva Selluto, a bordo della moto.
Tali accuse, come detto, sono cadute al termine del processo.