Si discuterà il 10 febbraio l'opposizione all'archiviazione presentata dai legali della famiglia del dj Ivan Ciullo, soprannominato "Navi", trovato impiccato ad un albero nelle campagne del sud Salento. In quella data, il giudice delle indagini preliminari deciderà come procedere su alcune questioni sollevate dagli avvocati Sonia Santoro, difensore della madre, e del legale Paola Scialpi, la quale assiste il padre che ha cresciuto Ivan. Anzitutto, la riesumazione della salma per effettuare l'autopsia. Non soltanto, anche l'acquisizione delle celle telefoniche vicino al luogo in cui il 34enne, originario di Acquarica del Capo, venne trovato morto. Infatti, gli avvocati "sollecitano" ulteriori accertamenti su chi, per ultimo, abbia a sentito Ivan e che magari era al corrente dell'intenzione di "Navi" di farla finita ( i legali avanzano anche l'ipotesi accusatoria di omissione di soccorso). Si tratterebbe di una persona con cui il dj salentino aveva un legame sentimentale.
Durante l'udienza camerale innanzi al gip, i difensori della famiglia di Ivan Ciullo chiederanno anche di disporre una perizia calligrafica e grafologica. Nel corso delle indagini fu ritrovata in macchina una lettera d'addio scritta al computer e priva di data; dagli accertamenti effettuati sul foglio e sulla busta, non sarebbe giunta alcuna conferma che la calligrafia fosse con certezza quella di Ivan. Verrà richiesto anche l'ascolto di un persona informata sui fatti. Infine i legali hanno già depositato una consulenza di parte affidata alla dr.ssa Isabel Martina (fa parte dello staff della nota criminologa Roberta Bruzzone), per tracciare un profilo psicologico della persona deceduta. Ricordiamo che Il pm Carmen Ruggiero, dopo aver aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio a carico di ignoti, ha chiesto di archiviare il procedimento.
Il corpo di Ivan Ciullo, giovane speaker di Radio Salentuosi, venne stato ritrovato il 22 giugno dello scorso anno nelle campagne situate alla periferia di Acquarica del Capo. Del giovane Dj non si avevano più notizie dal pomeriggio del giorno prima. La mattina dopo, la madre si presentò in caserma per chiedere aiuto.
Partirono le ricerche e una volta ritrovata l'auto non fu difficile scoprire, purtroppo, anche il resto.