Dimessa dopo un delicato intervento, muore giorni dopo in ospedale: tre medici indagati


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Si svolgerà nella giornata di domani, l’autopsia sul corpo della 44enne di Squinzano morta in ospedale, dopo essere stata dimessa alcuni giorni prima, a seguito di un delicato intervento chirurgico.

Domattina, dopo che il pm Giovanni Gallone avrà conferito l’incarico, il medico legale Roberto Vaglio eseguirà l’esame. Anche i familiari di Roberta Petrelli di Squinzano, assistiti dall’avvocato Giuseppe Grecuccio, nomineranno un consulente tecnico di parte. Intanto, come atto dovuto in vista dell’autopsia sono stati iscritti nel registro degli indagati, i nominativi di tre medici che hanno avuto in cura la paziente. Rispondono dell’ipotesi di reato di “Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario”. Anche i “camici bianchi” potranno nominare un perito di parte.

I familiari, vogliono che si faccia chiarezza sulle cause del decesso di Roberta. In particolare, ritengono che i farmaci prescritti e le cure, non siano stati adeguati. Il padre ha presentato venerdì scorso, subito dopo la morte della figlia, una denuncia presso il posto fisso di polizia dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Nella denuncia viene ripercorsa, anzitutto, la vicenda

Roberta Petrelli, il 28 febbraio scorso si era recata in ospedale per una visita ginecologia e per il 5 marzo vengono fissati alcuni  accertamenti  pre-operatori su due sospette masse tumorali.

Tuttavia, il 3 marzo, la donna che nel frattempo era tornata a casa, avvertiva forti dolori al basso ventre. A quel punto, viene condotta da un’ambulanza in codice rosso, presso il “Fazzi” e sottoposta ad altri accertamenti. Il giorno dopo, è operata in ginecologia per la rimozione delle ovaie. L’intervento sembra essere andato a buon fine e Roberta, in data 9 marzo, viene dimessa dall’Ospedale, in attesa di esami istologici (ancora oggi non si conoscono gli esiti), malgrado non riuscisse ad alimentarsi autonomamente. Tornata a casa, continuava a star male. Solo una volta, sarebbe ritornata in ospedale per la rimozione dei punti dell’operazione. I medici, messi al corrente della situazione, secondo il denunciante, si sarebbero limitati a consigliare di camminare il più possibile per stimolare il recupero dell’organismo. Finché, il 29 marzo, ancora una volta in preda a forti dolori al basso ventre, la signora Petrelli veniva portata al Pronto Soccorso del “Fazzi” in codice rosso. Intorno alle 19, Roberta è deceduta in ospedale.