La Procura vuole vederci chiaro sul decesso di una neonata morta dopo il parto cesareo.
Il sostituto procuratore Stefania Mininni ha aperto un'inchiesta. Anzitutto ha proceduto con il sequestro delle cartelle cliniche, della placenta e del cordone e l'individuazione del personale medico; ha poi iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo, quattro "camici bianchi"del reparto di ostetricia-ginecologia dell'Ospedale di Tricase. Naturalmente si tratta di un atto dovuto in vista dell'autopsia che verrà eseguita venerdì prossimo dal medico legale Alberto Tortorella. Nel frattempo, i medici potranno nominare un proprio legale ed un consulente di parte. Invece, i familiari della vittima (i genitori, le sorelle del padre ed i rispettivi mariti) difesi dall'avvocato Francesco Nutricati hanno già individuato un proprio consulente.
Ricordiamo che la mamma, una donna di Gagliano del Capo, era stata ricoverata presso l'Ospedale "Panico" di Tricase, il 27 aprile scorso alle 2 di notte. La signora al nono mese aveva trascorso una gravidanza regolare e avvertiva le prime doglie. Le doglie si sarebbero protratte fino alle 9 di mattina, ma il battito della bimba procedeva regolarmente; soltanto allora il medico di turno e l'ostetrica si sarebbero consultati con altri due ginecologi e avrebbero disposto un cesareo d'urgenza. Trascorsa un'ora dall'intervento, la bambina sarebbe però deceduta.
Ritenendo che potessero esserci responsabilità da parte dei medici, in merito alla tempistica con cui procedere al cesareo, uno zio ha presentato mercoledì scorso una denuncia presso la caserma dei carabinieri di Tricase. Dopo la celebrazione dei funerali, la salma della bimba è stata trasferita presso la camera mortuaria dell'Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, in attesa dell'autopsia.