Ombre sulla nomina del primario di Cardiochirurgia: ecco i motivi della richiesta di archiviazione


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<L'Amministrazione ha espresso la sua volontà esercitando quella "discrezionalità tecnica" riconosciutagli dalla legge">. Si esprime con queste parole, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone nella richiesta di archiviazione del procedimento sulla nomina del nuovo primario di Cardiochirurgia dell’ospedale "Vito Fazzi” di Lecce.

Ad ogni modo, spetterà al Giudice delle Indagini Preliminari decidere se accogliere l'istanza della dr.ssa Mignone, oppure richiedere nuovi accertamenti. Il fascicolo aperto a carico di ignoti riguardava i reati di falso e abuso d'ufficio.

Il procuratore aggiunto, afferma che <non si ravvisano elementi idonei alla prosecuzione delle indagini o all'individuazione di responsabili dei reati ipotizzati; ed invero le dichiarazioni rese dai medici che hanno partecipato alla selezione per il conferimento dell'incarico di Direttore Medico di Struttura Complessa della disciplina di Cardiochirurgia dell'Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce e l'esame della documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza, non hanno consentito l'individuazione di eclatanti "distorsioni"nell'iter amministrativo seguito dalla Direzione Ospedaliera….>.

Continua la dr.ssa Mignone, <L'unico profilo che si appalesava poco chiaro, vale a dire la mancata valutazione della casistica operatoria del dott. Zaccaria Salvatore, è stato valutato dal Tribunale di Lecce -Sezione del Lavoro, che ha ritenuto di rigettare la richiesta di sospensiva avanzata ex art.700 c.p.c. dallo stesso dr. Zaccaria, in considerazione della circostanza che "… il curriculum sarebbe dovuto essere formalmente documentato, con specifico riferimento alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni…" proprio da detto concorrente, non potendosi consentire l'acquisizione d'ufficio di documentazione che sarebbe dovuta essere presentata da tutti i candidati nel termine perentorio assegnato dal bando>.

Il procuratore aggiunto si sofferma anche sulle valutazioni della Commissione in merito alle posizioni dei due candidati, Giovanni Casali ( che all'esito della selezione sarà nominato nuovo Primario di Cardiochirurgia) e Giampiero Esposito. Valutazioni che, continua il magistrato  <si connotano, come detto, quali espressioni di discrezionalità puramente tecnica, in considerazione dell'alto profilo espresso dai due candidati, non potendosi sottacere che, a fronte della maggiore anzianità e dell'elevato numero di interventi espressi dal dr. Esposito, non poteva non tenersi parimenti conto dell'opera di Dirigente Medico prestata ininterrottamente per dodici anni dal dr. Casali presso struttura pubblica di elevatissimo livello quale U.O.C. di Cardiochirurgia dell'A.O. "San Camillo- Forlanini" di Roma>.

Ricordiamo, che il 13 gennaio scorso vi fu un "blitz" della Guardia di Finanza presso l'Asl di Lecce, in via Miglietta. Gli uomini delle Fiamme Gialle nell'occasione sequestrarono gli atti relativi alla nomina di Giovanni Casali come nuovo direttore del reparto di Cardiochirurgia del nosocomio salentino. L’inchiesta è stata condotta dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della Gdf di Lecce, guidati dal colonnello Francesco Mazzotta.

I militari hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, procedendo all’acquisizione della "delibera di nomina del direttore del reparto di Cardiochirurgia" oltre alla documentazione presentata dagli aspiranti alla nomina. L'inchiesta fu aperta dopo il ricorso dell'ex primario Salvatore Zaccaria.

Giovanni Casali fu scelto dal direttore generale Silvana Melli tra una "terna" composta anche da Giampiero Esposito (responsabile dell’unità operativa di Cardiochirurgia presso l’Humanitas-Gavazzeni di Bergamo) e Gabriele Giunti (cardiochirurgo dell'Ospedale Careggi di Firenze). Invece Salvatore Zaccaria, che attualmente ricopre l'incarico di direttore facente funzioni del reparto di Cardiochirurgia del Fazzi, era stato escluso. Non avrebbe prodotto, secondo la commissione valutatrice, una documentazione completa. Durante questi mesi, sono stati ascoltati per diverse ore in Procura sia l'ex Primario Zaccaria che quello attuale, il dottor Casali.