Omicidio 21enne di Lizzanello. Confermati tre ergastoli dopo l’Appello bis


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Termina con la conferma di tre ergastoli, il processo di Appello bis, sull’omicidio di Gabriele Manca, il ragazzo di 21 anni, scomparso da Lizzanello, il 17 marzo 1999, e ritrovato senza vita il 5 aprile, in una zona di campagna a Merine. La sentenza è stata emessa questo pomeriggio dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto, nei confronti di Giuseppino Mero, 59enne di Cavallino, Omar Marchello, 45enne di Lizzanello, Pierpaolo Marchello, 46 anni di Lizzanello. Gli imputati rispondevano di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione. I giudici hanno escluso soltanto l’isolamento diurno, perché il reato di porto abusivo di arma risulta prescritto. I tre imputati sono difesi dagli avvocati Umberto Leo, Germana Greco e Salvatore Maggio che potranno fare ricorso in Cassazione, dopo il deposito delle motivazioni. La Corte ha confermato il risarcimento del danno, per i familiari di Gabriele Manca che erano parte civile, con l’avvocato Fabrizio D’Errico.

Nell’ottobre del 2023, la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso della difesa che chiedeva l’annullamento delle sentenze della Corte d’Assise d’Appello di Lecce, con cui erano stati inflitti, come in primo grado, i tre ergastoli. La difesa aveva evidenziato la mancanza di un movente e l’inattendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Invece, Cosimo Mazzotta, 51enne di Lizzanello, è stato condannato a 30 anni di reclusione con sentenza definitiva della Cassazione (che aveva confermato il verdetto della Corte d’Assise d’Appello di Taranto del 30 maggio 2024). Era difeso dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti ed Enrico Grosso. Va detto che il 17 ottobre scorso, è stato arrestato Angelo Buccarella, 54enne di Nardò, poiché in base alle indagini dei carabinieri, avrebbe favorito proprio la latitanza di Mazzotta.

Le indagini, condotte dal pm della Dda, Carmen Ruggiero, avrebbero accertato che il giovane Gabriele Manca era stato attinto da vari colpi di pistola. Venne a galla un aspro contrasto, per questioni legate al traffico di stupefacenti nel territorio di Lizzanello tra la vittima e Omar Marchello. E quest’ultimo avrebbe deciso, insieme a Cosimo Mazzotta, l’eliminazione fisica di Manca, anche lui esponente del gruppo criminale operante su quel territorio. L’agguato sarebbe avvenuto grazie al contributo di Giuseppino Mero che lo aveva condotto nella campagna dove ad attenderlo vi erano i complici del piano criminale.